Il pensiero del giorno - Agosto 2025

Venerdì 1 agosto 2025
“Raramente si ricorra al rimprovero, e ciò solo in caso di necessità e dopo aver corretto noi stessi” (Sant’Antonio di Padova). Proviamo sempre innanzitutto a guardare il positivo presente negli altri.

Sabato 2 agosto 2025
Nei giorni scorsi ho celebrato il funerale di un bambino, esperienza sempre dolorosa. Mi è venuta alla mente questa frase: “I sorrisi di un bambino sono le fondamenta di una casa”. Mentre vedevo le lacrime di quei poveri genitori, pensavo alla nostra società che non difende la vita, che non accoglie i bambini e che è destinata a diventare un deserto. Buon fine settimana cercando sempre il bene soprattutto dei più piccoli.

Domenica 3 agosto 2025
Con il brano evangelico di questa domenica Gesù mette in guardia i discepoli dall'«avidità» che consiste nel «volere sempre di più» e che sospinge a impegnare tutte le proprie risorse fisiche e mentali nell’ammassare beni materiali. Andare all'essenziale, con un cuore libero, capace di amare, consapevole che la ricchezza più grande è il volersi bene.

Lunedì 4 agosto 2025
Oggi festa del curato d'Ars, patrono dei parroci. "L’Eucaristia era il culmine del raduno parrocchiale. Egli la celebrava in modo tale che ciascuno prendesse viva coscienza della presenza di Cristo. Invitava alla comunione frequente chi vi si era preparato. Insegnava ai suoi parrocchiani a pregare, ad adorare il santissimo Sacramento." (Giovanni Paolo II). Essere parroci non è facile, ma è bello. Grazie a chi mi sostiene e mi incoraggia.

Martedì 5 agosto 2025
“Le piccole gioie, non quelle grandi, ci servono da sollievo e da conforto quotidiano” (H. Hesse). È vero che esistono difficoltà, cose che non vanno bene, ma guardiamo soprattutto a ciò che è bello nella nostra vita. È da ciò che attingiamo la gioia di andare avanti nonostante tutto.

Mercoledì 6 agosto 2025
Oggi ricorre la festa della trasfigurazione del Signore. Potrebbe sembrare una festa difficilmente collegabile con la nostra vita. In fondo questa uscita che Gesù fa fare ad alcuni apostoli, sembra essere un’esperienza unica. In realtà, ognuno di noi ha nella vita un’esperienza di trasfigurazione. Sono quei momenti in cui la luce, la gioia, la gratitudine si stampano in maniera indelebile nel nostro cuore. Certe volte il Tabor per noi sono alcuni amici, alcuni rapporti, alcuni eventi. Fra le difficoltà che ogni giorno incontriamo il Signore semina anche piccoli spazi di luce. Importante è farne tesoro. Infatti ricordarsi della luce è ciò che ci salva quando siamo al buio.

Giovedì 7 agosto 2025
"Aspiriamo continuamente a un “di più” che nessuna realtà creata ci può dare; sentiamo una sete grande e bruciante a tal punto, che nessuna bevanda di questo mondo la può estinguere. Di fronte ad essa, non inganniamo il nostro cuore, cercando di spegnerla con surrogati inefficaci! Ascoltiamola, piuttosto! Facciamone uno sgabello su cui salire per affacciarci, come bambini, in punta di piedi, alla finestra dell’incontro con Dio. Ci troveremo di fronte a Lui, che ci aspetta, anzi che bussa gentilmente al vetro della nostra anima.." (dall'omelia di Papa Leone per la giornata mondiale della gioventù). Parole che sono di aiuto anche a chi, non ha più venti anni.

Venerdì 8 agosto 2025
“Il modo migliore per amare qualsiasi cosa è rendersi conto che si potrebbe perdere” (G. Chesterton). Intorno a noi ci sono persone preziose. Custodiamole e stiamo attenti a non perderle mai! Auguri a chi porta il nome di Domenico.

Sabato 9 agosto 2025
Oggi ricorre la festa di S. Teresa Benedetta della Croce, Dottore della chiesa e patrona d’Europa. La storia di questa donna vissuta in tempi recenti, ebrea convertita divenuta monaca Carmelitana, e morta nei campi di Auschwitz, mette davanti ai nostri occhi una strada che conduce a Cristo e che passa attraverso una strana esperienza di Sapienza, che è quella della Croce. Il valore di una persona, lo si vede solo e soltanto quando deve affrontare una cosa difficile. Solo la Croce rivela la verità di noi stessi, perché capita a tutti di trovarsi al buio, ma è proprio in quel momento che si vede cosa c’è nel nostro cuore.

Domenica 10 agosto 2025
"Non temere piccolo gregge!" La Parola forte e rassicurante di Gesù, in questa domenica, ci aiuta ad orientare la vita, a ridarle senso, vigore, speranza, Si siamo un piccolo gregge, siamo pochi, ma scegliamo di avere un pastore solo, un pastore bello che sa dove condurci, che, diversamente dai mercenari, è interessato a noi per ciò che siamo, non per ciò che produciamo. Auguri a chi porta il nome di Lorenzo.

Lunedì 11 agosto 2025
“Il modo migliore di amare ogni cosa è quello di rendersi conto che ogni cosa può essere persa” (G. Chesterton). Siamo proprio sicuri di poter fare a meno di qualcuno? Dobbiamo essere sempre grati per le persone che ci vogliono veramente bene. Auguro una serena settimana e di non dare mai per scontata nessuna relazione.

Martedì 12 agosto 2025
"Purtroppo, quando lo sport diventa business, rischia di perdere i valori che lo rendono educativo, e può diventare addirittura dis-educativo. Su questo bisogna vigilare, specialmente quando si ha a che fare con gli adolescenti. Faccio appello ai genitori e ai dirigenti sportivi: bisogna stare bene attenti alla qualità morale dell’esperienza sportiva a livello agonistico, perché c’è di mezzo la crescita umana dei giovani. Penso che ci siamo capiti, e non c’è bisogno di tante parole". Importante messaggio di Papa Leone che con la sua determinata chiarezza, invita tutti gli educatori a riflettere.

Mercoledì 13 agosto 2025
S. Agostino, parlando della sua intensa ricerca di Dio, si chiedeva: «Qual è allora l’oggetto della nostra speranza […]? È la terra? No. Qualcosa che deriva dalla terra, come l’oro, l’argento, l’albero, la messe, l’acqua […]? Queste cose piacciono, sono belle queste cose, sono buone queste cose». E concludeva: «Ricerca chi le ha fatte, egli è la tua speranza». Queste parole di S. Agostino ci spronano a non distogliere mai il nostro sguardo dal Signore.

Giovedì 14 agosto 2025
Non sopportò di vedere un padre di famiglia condannato a morire di fame nel campo di sterminio di Auschwitz e offrì la propria vita al suo posto. S. Massimiliano Kolbe, sacerdote polacco, morì così, nel segno della carità, il 14 agosto del 1941. Con il suo martirio, ha detto Giovanni Paolo II, egli ha riportato «la vittoria mediante l’amore e la fede, in un luogo costruito per la negazione della fede in Dio e nell’uomo. Auguri a chi porta il nome di Massimiliano.