Omelie
Omelia di don Attilio del 3 marzo 2024 - Quaresima III
Quando Gesù è entrato nel tempio di Gerusalemme non ha trovato persone che cercavano Dio, ma dedite a un commercio religioso. La sua violenta manifestazione contro i «cambiavalute e i venditori» non è stata altro che la reazione del Profeta che si era imbattuto nella religione convertita in un mercato.
Quel tempio, chiamato a essere il luogo in cui doveva manifestarsi la gloria di Dio e il suo fedele amore per l'uomo, era diventato un luogo di inganno e di abuso dove regnava l’affanno del denaro e il commercio interessato.
Chiunque conosca Gesù non può essere sorpreso dalla sua indignazione. Se qualcosa di chiaro è apparso nel suo messaggio, è stata la gratuità con la quale Dio ama tutti gli uomini senza limiti e vuole solo vedere l'amore fraterno e la solidarietà tra loro.
Pertanto, una vita trasformata in mercato in cui tutto è comprato e venduto, incluso il rapporto con il mistero di Dio, non può che essere la perversione più distruttiva di ciò che Gesù vuole promuovere tra gli uomini.
La prima cosa di cui l'uomo contemporaneo ha bisogno è l’annuncio ripetuto della gratuità dell’amore di Dio. In un mondo trasformato in mercato dove nulla è gratuito e dove tutto è richiesto, comprato o vinto, solo la gratuità può continuare ad affascinare e sorprendere, perché la gratuità è il più autentico segno dell'amore.
don Attilio Zanderigo