Omelie

Onelia di don Attilio del 18 febbraio 2024 - Quaresima I

La  Quaresima dovrebbe aiutarci a farci alzare lo sguardo, ad accorgerci di avere un'anima. A volare più in alto di quanto ci siamo rassegnati a fare. Come Gesù entriamo nel deserto, che è luogo di tentazione, di fatica, di prove. Che fa emergere ciò che siamo. E non c'è bisogno di andare a cercare, il deserto, ci attornia, ci siamo accampati.

Per Israele il deserto è il luogo dell'essenzialità, dei tramonti infuocati, delle tavole della Legge. Di tutta la luce che possiamo incontrare. La Quaresima ci aiuta a vivere un'esperienza di  conversione, imitando il cammino di Gesù.

E subito lo Spirito lo sospinse nel deserto e nel deserto rimase quaranta giorni, tentato da Satana. Anche Gesù ha dovuto affrontare le sue ombre. Tentazioni, le chiama il Vangelo. cioè scelte, discernimento, capire cosa distrugge e cosa costruisce.

Non siamo soli a farlo. Non soltanto Gesù non fugge il deserto ma asseconda lo Spirito. E, come noi, si lascia tentare. Fatica. Lotta.

Se nel deserto, sospinti dallo Spirito, sappiamo superare le tentazioni, fare le scelte giuste, orientarci all'essenziale, verso Dio, recuperiamo il nostro rapporto originario, con la natura.

Secondo la tradizione biblica, quando Adamo ed Eva vennero cacciati dall'Eden Dio mise alla porta del giardino degli angeli di guardia, per impedire che rientrassero. L'uomo, prima, doveva imparare ad usare bene la libertà. Ora anche gli angeli si sono riconciliati con gli uomini. E li servono. Ci servono per aiutarci a recuperare la nostra dimensione originaria.

Ecco delineato il percorso da fare. Lasciarci spingere nel deserto dallo Spirito, come ha fatto Gesù, affrontare senza paura le tentazioni per recuperare in noi l'immagine del nuovo Adamo che è il Signore. Dare un senso a tutto quello che abbiamo vissuto e stiamo vivendo. Per avere il cuore libero di accogliere il messaggio che il tempo è compiuto e il Regno si è avvicinato. Convertiamoci e crediamo al Vangelo.

don Attilio Zanderigo