Omelie

Omelia di don Attilio del 31 dicembre 2023 - Santa Famiglia

La famiglia di Nazareth non è facile vederla  come ideale di vita familiare. Eppure proprio in quella famiglia è accaduta una “buona notizia” che riguarda la vita di tutti, anche delle famiglie. Lì è nato ed è cresciuto un bambino che è l’Emmanuele.

Da allora lui è dentro ogni cuore, dentro ogni famiglia, dentro ogni situazione. Non c’è più storia familiare, anche la più difficile e dolorosa, che non sia misteriosamente custodita e salvata da Dio.

Prima che imitata, questa famiglia va contemplata e ringraziata, perché ci aiuta a credere che Dio è vicino ad ogni famiglia.

In secondo luogo la famiglia di Nazaret ci mostra come accogliere l’Emmanuele. Maria e Giuseppe accettano di rifare il loro progetto di vita facendo letteralmente posto a Dio, unicamente fidandosi della sua promessa. Ci insegna che nessuno può programmare tutto né tantomeno determinare, ma può rispondere liberamente e con fede. Così le nostre storie possono aprirsi a nuovi inizi, a nuove strade, senza perdersi. L’apertura a Gesù riapre imprevedibilmente ogni cammino.

E infine la famiglia di Nazaret ci mostra il segreto per fare delle nostre famiglie dei luoghi dove sperimentare la grazia del Vangelo: «Gesù scese con loro e venne a Nazareth e stava loro sottomesso». Il più grande tra loro si fa il più piccolo, si mette a loro servizio. In ogni rapporto, anche in quelli familiari, entra una nuova logica, quella del servizio vicendevole, dove nessuno è più grande dell’altro, perché il più grande di tutti stava loro sottomesso.

La “felicità” della vita, delle famiglie, secondo il Vangelo, non dipende dal fatto che tutto vada bene, che non ci siano difficoltà ed errori. Sta invece nella capacità di dedicare la propria vita ad aiutare quella degli altri.

don Attilio Zanderigo