Omelie

Omelia di don Attilio del 30 aprile 2023 - Quarta di Pasqua

“Io sono il buon pastore, conosco le mie pecore e le mie pecore conoscono me”. Cristo è il bel pastore perché ci conduce verso ideali stupendi, dai grandi orizzonti. La bellezza del Pastore sta nell'amore con cui stabilisce con ognuna delle sue pecore una relazione diretta e personale di intenso amore.

Nel brano del vangelo di oggi  si sottolinea il riferimento costante alla “voce”, la “voce” del pastore che le pecore conoscono, a fronte di quella dell’estraneo che le pecore non riconoscono.

E’ come se Gesù volesse dire: “Fidatevi soltanto di chi vi vuole bene”, “Seguite soltanto chi vi ama”, “Fidatevi soltanto di chi sa entrare in voi per la porta del cuore”, “Non fidatevi di coloro che entrano per altra via per arrivare a voi”.

E’ come se Gesù dicesse: “Costui, che è capace di entrare per la via del cuore, lo riconoscerete immediatamente dal semplice ascoltare il “tono della sua voce”…che fa capire subito il suo amore per voi” Il buon pastore si riconosce dalla “voce” perché la “voce” trasmette subito il calore del sentimento, il calore dell’amore.

Oggi si celebra la giornata mondiale per le vocazioni. La vocazione è un dono che si sviluppa nella comunità cristiana. Dove c’è una comunità viva là nascono vocazioni sacerdotali e di speciale consacrazione. Dio chiama sempre. Forse i cuori dei nostri giovani sono turbati da altri richiami e non percepiscono la chiamata perché non conoscono testimoni che un giorno hanno risposto gioiosamente alla medesima chiamata.

don Attilio Zanderigo