Omelie
Omelia di don Attilio del 27 novembre 2022 - Avvento I
“Anche voi tenetevi pronti perché, nell’ora che non immaginate, viene il Figlio dell’uomo”. L'Avvento ci viene donato per alzare lo sguardo. Per accogliere Cristo che viene, continuamente, nella nostra vita.
Il Signore è discreto, non impone la sua presenza. A noi è chiesto di spalancare il cuore, di aprire gli occhi, di lasciar emergere il desiderio. Viene come un ladro, perché sa che siamo preziosi. Sa che nella parte più profonda del nostro cuore brilla il diamante del desiderio e dell'amore ancora da scoprire, ancora da donare. Prende, rapisce, svuota. Perché, solo dalla consapevolezza della nostra pochezza, scaturisce il desiderio, si innesca la ricerca.
Dobbiamo scoprirci amati, dobbiamo imparare ad amare. Più che mai dobbiamo pregare e dire: Vieni in me Signore. Non dobbiamo lasciarci prendere dalla paura. Viene, davvero, oggi, adesso.
Cosa possiamo fare per essere svegli? Pregare, amare, meditare. Ritagliare uno spazio quotidiano alla preghiera, per meditare la Parola.
Possiamo prendere un po’ di tempo una domenica pomeriggio per fare un po’ di silenzio e di preghiera; oppure fare una piccola deviazione andando al lavoro, per entrare in chiesa e salutare il Signore che ci aspetta. Come dice splendidamente Bonhoeffer: “Nessuno possiede Dio in modo tale da non doverlo più attendere. Eppure non può attendere Dio chi non sapesse che Dio ha già atteso lungamente lui”.
Buon Avvento.
don Attilio Zanderigo