Omelie

Omelia di don Attilio del 21 agosto 2022 - Tempo Ordinario XXI

“Sforzatevi di entrare per la porta stretta”. La parola che rende “impegnativo” il Vangelo di questa domenica è l’esortazione “sforzatevi”, cioè fatevi forza (…per passare per la porta stretta).

Senza mezze misure Gesù con una semplice immagine ci mette di fronte ad un dovere per essere salvati. Per entrare nella casa del Padre, è necessario capire che il primo atteggiamento da avere è quello dei figli che abitano la stessa casa.

Si diventa familiari perché ci sono state consegnate le chiavi della porta di casa. Quando entriamo in casa da figli nessuno può cacciarci via e, soprattutto, questa casa è la mia eredità, che il Padre mi chiama a condividere con i miei fratelli. Vivere da figli è lo sforzo che ci viene richiesto, seguendo Gesù, nell’ascoltare e vivere ciò che ci insegna, nell’amare senza misura, nel dono di se stessi.

Passare per la porta stretta vuol dire accettare anche di essere corretti e ripresi dal Padre che correggendoci ci riconosce come figli, non rammaricandoci per le correzioni perché solo i figli hanno questo privilegio: se il Signore non corregge e non esorta qualcuno è perché non lo riconosce come figlio.

Passare per la porta stretta è accettare di vivere la realtà di questa vita, gioie e sofferenze, per quello che sono, nello stile di chi può permettersi, alla sequela di Gesù, di affrontare tutto con il Suo stile! La porta stretta deve essere vista soprattutto come un’occasione, un dono che ci viene fatto per adeguare la nostra povera vita alla ricchezza della vita eterna: se non ci fosse quella porta gli uomini abiterebbero le steppe desolate della morte, non esisterebbe la “casa del Padre” probabilmente non avremo la speranza di avere un Padre. 

don Attilio Zanderigo