Omelie

Omelia di don Attilio del 15 agosto 2022 - Assunzione della Beata Vergine Maria

“L’anima mia magnifica il Signore e il mio spirito esulta in Dio, mio salvatore”. Oggi, solennità  di Maria assunta al cielo, è la festa della nostra umanità destinata ad essere accanto a Dio, della nostra corporeità chiamata alla gloria.

Non ci sono solo le cose: c’è un’anima che trascende; non c’è soltanto un corpo che si abbronza sotto il sole, ma c’è anche un corpo che desidera la sua beatitudine: essere tempio di Dio.

Certo non è facile nel clima odierno credere in questa beatitudine.

Una falsa concezione dell’uomo sembra ostinarsi a sottolineare, di anima e corpo, un dualismo stridente che lacera l’unità meravigliosa della persona, privilegiandone un solo aspetto e contrapponendolo all’altro. E siccome curare lo spirito è spesso ritenuta una fatica sprecata, ecco che si fa del corpo un idolo, cercando di renderlo sempre giovane e forte, prima che tutto finisca.

Maria oggi ci ricorda che curando lo spirito diamo un valore eterno anche al corpo, ad ogni corpo, quello che cerca il sole dell’estate o quello sfinito in un letto d’ospedale, quello che sta ridendo di gioia o quello che versa lacrime dolorose, quello integro e forte degli atleti  o quello piagato e mutilato, il corpo del giovane o quello del vecchio. Anche per questo oggi celebriamo la beatitudine del corpo di Maria, che ha ospitato Dio e gli ha dato l’umanità che abbiamo noi, e ha testimoniato, nell’espressione d’amore di tutta la vita, la sua fede e la sua fedeltà. “Beata colei che ha creduto”.

La Vergine assunta in cielo con il corpo è il compimento della promessa che è dentro la nostra vita, è l’approdo della speranza alla riva gloriosa dell’abbraccio di Dio. È la Madre che, arrivata prima, aspetta ogni figlio.

don Attilio Zanderigo