Omelie
Omelia di don Attilio del 14 agosto 2022 - Tempo Ordinario XX
“Gesù disse ai suoi discepoli: «Sono venuto a gettare fuoco sulla terra, e quanto vorrei che fosse già acceso!”. Il tema della Parola di questa domenica è lo scontro. Chi annuncia la Parola di Dio deve prepararsi a fronteggiare una opposizione dura.
Geremia sperimenta sulla sua pelle che le persone non amano sentirsi dire la verità. Soprattutto perché la verità sulla propria vita e sui compromessi che facciamo per vivere più sereni e spensierati, scomodano e spingono al cambiamento. Nel cuore di ogni uomo, anche il più segnato dal male, come il re Sedecia, brilla comunque la voce della coscienza, ed egli sa che sta perseguitando un innocente.
Gesù è venuto a portare una certa inquietudine nel cuore di chi accetta di essere suo discepolo. Il Cristianesimo non appare certo ai suoi occhi come un cammino pacifico. Il cristianesimo è fuoco, desiderio bruciante di seguire la verità e la vita che il Signore ci indica, senza timore di trovarci contro corrente, rispetto al normale stile di vita della maggioranza.
Seguire la voce della coscienza che ci richiama al bene ed alla giustizia del Vangelo, può portare anche ad uno scontro con il proprio ambiente come la famiglia, i fratelli, gli amici. Nel mondo di oggi che a parole invoca una giustizia forte, la punizione immediata dei colpevoli, la violenza come strada per difendere ed affermare la verità.
L’andare contro corrente tipico del Vangelo può essere anche proclamare la misericordia, essere consapevoli della pazienza di Dio, ricordare che nessuno può ergersi a giudice del fratello senza aver cercato fino in fondo di accoglierlo come fratello e di comprenderlo di cuore in tutte le sue debolezze. La forza mite del vangelo è spesso oggi più sconvolgente del grido di tanti giustizialisti.
don Attilio Zanderigo