Omelie

Omelia di don Attilio del 12 giugno 2022 - SS.Trinità

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“Molte cose ho ancora da dirvi, ma per il momento non siete capaci di portarne il peso. Quando verrà lui, lo Spirito della verità, vi guiderà a tutta la verità”.

Il brano di oggi, come tutto il vangelo di Giovanni, insiste tanto sul tema della verità. È una parola che ricorre spesso nel suo racconto. Questo significa che la verità rappresenta il centro della nostra ricerca interiore. Siamo assetati di verità.

Eppure è una parola che in fondo ci spaventa. Nel vangelo di Giovanni leggiamo: “io sono la via, la verità e la vita”. Gesù stesso dice di essere la verità. Questo, per noi cristiani, significa che la verità non è un concetto, ma è una persona: Gesù. Cercare la verità significa cercare lui, relazionarci con lui. Se la verità è una persona, questo vuol dire che siamo chiamati a relazionarci con la verità.

La verità non si possiede, ma se ne fa esperienza entrandoci in relazione. Gesù ci invita a seguirlo e a fare esperienza di verità. La relazione con lui ci porta al centro del mistero cristiano: l’amore di Dio. Celebrare la Santissima Trinità sta a significare per noi celebrare la relazione fondamentale alla quale Dio ci chiama: “l’amore di Dio è stato riversato nei nostri cuori per mezzo dello Spirito Santo che ci è stato dato”, come leggiamo nella seconda lettura di oggi.

Gustiamo questa solennità entrando nel cuore di Dio, che desidera prendere dimora in noi. Ci aiuti la dimensione che la Parola di Dio oggi ci consegna: la dimensione della verità. Non siamo chiamati a comprendere una teoria, ma a fare esperienza di una relazione che è capace di cambiare la nostra vita.

don Attilio Zanderigo