Omelie
Omelia di don Attilio del 27 marzo 2022 - Quaresima IV
«Partì per un paese lontano e là sperperò il suo patrimonio vivendo in modo dissoluto» lasciando suo padre nell’angoscia. Il comportamento del figlio più piccolo è "imperdonabile".
Ma quando il giovane, distrutto dalla fame e dall'umiliazione, torna a casa, il padre sorprende tutti. «Quando era ancora lontano, suo padre lo vide, ebbe compassione, gli corse incontro, gli si gettò al collo e lo baciò». Dimenticando la propria autorevolezza, offre il perdono ancora prima che il figlio si dichiari colpevole e organizza una festa per tutti.
A quel punto la tragedia cambia protagonista. Il figlio maggiore, è stato un uomo dalla vita corretta. Umilia pubblicamente suo padre. Cerca di distruggere suo fratello ed esclude se stesso dalla festa. Rivela tutto il suo cuore duro.
Se il figlio minore va a vivere in un paese lontano, il figlio maggiore vive lontano dal cuore paterno. A quel padre amorevole e ricco di perdono non è stato permesso di vedere i suoi due figli seduti allo stesso tavolo per condividere la gioia della festa. Il figlio maggiore ci assomiglia molto a chi il senso del dovere che sfocia in un vago senso di soddisfazione per aver fatto “il dovuto”. Anche a noi in questo itinerario quaresimale è chiesto di scoprire l'amore, la misericordia e la tenerezza di Dio Padre.
E' chiesto di permettere al Padre di donarci il suo amore. Basta che ci pentiamo dei nostri peccati e ci convertiamo. Il Padre sarà solo felice di amarci e di donarci la gioia della misericordia e del perdono.
don Attilio Zanderigo