Omelie

Omelia di don Attilio del 6 marzo 2022 - Quaresima I

“Gesù, pieno di Spirito Santo, si allontanò dal Giordano ed era guidato dallo Spirito nel deserto, per quaranta giorni, tentato dal diavolo”. Per due volte Luca insiste sul fatto che è lo Spirito a spingere Gesù nel deserto.

Gesù ha appena ricevuto il battesimo ed è tentato: la tentazione colpisce sempre chi si avvicina a Dio, non chi se ne allontana o non se ne interessa. Le tentazioni sopraggiungono in un momento di fame.

Quando abbiamo fame di Dio, di affetto, di pace, iniziano le difficoltà più grandi. Le tentazioni del diavolo sono piene di buon senso. Per rendersi credibile, il male è sempre pieno di buon senso. Un'altra cosa è interessante: il diavolo cita bene la Sacra Scrittura. La conosce e stravolge il significato, 

Gesù smaschera l'inganno con la Parola di Dio in mano, letta nel modo giusto. Gesù è deciso: certo, bisogna nutrirsi, soprattutto della Parola del Signore. Gesù vuole che la gente ami Dio per ciò che è, non per ciò che dona, vuole dei figli, non dei servi, l'affetto sincero, non un rispetto reverenziale.

Così inizia la nostra Quaresima. Questi quaranta giorni che ci sono donati per fare più silenzio, per prendere sul serio la preghiera, per dominare i nostri sensi, per accorgerci delle persone che ho accanto, per lasciare che la nostra anima ci raggiunga. 

E trovare il risorto, alla fine del cammino. Per scoprirci ancora  amati. Perciò capaci di amare.

don Attilio Zanderigo