Omelie
Omelia di don Attilio del 23 gennaio 2022 - Tempo Ordinario III
“Ho deciso di fare ricerche accurate su ogni circostanza, fin dagli inizi, e di scriverne un resoconto ordinato per te, illustre Teòfilo, in modo che tu possa renderti conto della solidità degli insegnamenti che hai ricevuto”. Luca va alle origini, alle sorgenti, agli inizi. Alla Parola.
Siamo confusi in questa pandemia che sembra non finire e fa crollare le certezze? Siamo sconfortati dall'incoerenza di qualche prete e dei cristiani? Non dobbiamo mollare la presa, ma tornare al Signore. Come Esdra dobbiamo costruire la nostra fede sulla Parola. Babilonia è violenta e anarchica. Esdra raduna il popolo e fa leggere la Torah. La reazione del popolo è straordinaria: ora hanno un orizzonte, una norma da seguire, un punto di vista condiviso, una Parola che Dio ha donato ed è stata dimenticata.
È quello che possiamo fare noi, in questa domenica dedicata alla Parola, secondo il desiderio di papa Francesco. La fede nasce e si coltiva con una sano ascolto della Parola di Dio.
Gesù nella sinagoga legge il profeta Isaia e alla fine della lettura chiude il rotolo e si siede. Ormai l'attesa del Messia si è conclusa. Gesù proclama quanto annunciato dal profeta Isaia. Sono parole piene di speranza, rivolte ad un popolo scoraggiato.
È un tempo di grazia quello che sta iniziando. Sono le parole che il Signore sussurra a noi oggi. Oggi è il tempo di Dio. Oggi il Signore è qui. Oggi puoi scoprire di essere amato e di poter amare.
Don Attilio Zanderigo