Omelie
Omelia di don Attilio dell' 8 dicembre 2021 - Immacolata Concezione
“L'angelo Gabriele fu mandato da Dio in una città della Galilea, chiamata Nazareth, a una vergine, promessa sposa di un uomo della casa di Davide, di nome Giuseppe”.
Nel Vangelo abbiamo ascoltato il brano dell’Annunciazione: il dialogo fra l’angelo Gabriele e la Madonna. Il saluto dell’angelo la turba perché Maria si sente definita come la “piena di grazia”; forse non si sentiva degna di un tale saluto, ma subito arriva a rassicurarla l’angelo: “Non temere. Hai trovato grazia presso Dio”, cioè Dio ha rivolto il suo sguardo di bontà su di te; Non temere, perché fai parte del progetto di Dio da sempre; Non temere, perché Dio è dalla tua parte e ti vuole dalla sua parte.
La Chiesa ha espresso questa piena comunione fra Dio e Maria, definendo la sua Immacolata Concezione, cioè che Maria venne preservata dal peccato originale; la Madonna, fu sottratta all’influenza del mistero del male che dal peccato del primo uomo opprime l’umanità. E perché Dio le fece questo dono così particolare? In previsione del fatto che sarebbe diventata la madre di Gesù. E nel vangelo di oggi abbiamo davanti agli occhi proprio questa umile donna, che all’annuncio dell’angelo obietta: “Come è possibile? Non conosco uomo.” Maria era vergine, perciò non si capacita di come possa essere incinta. E subito arriva la parola rassicurante dell’angelo: “Nulla è impossibile a Dio”.
Anche al nostro cuore questa parola dell’angelo risuona dolce e rassicurante: “Nulla è impossibile a Dio”. E se abbiamo nel cuore qualche problema o un desiderio, un qualsiasi turbamento, lasciamoci rasserenare da questa parola: “Nulla è impossibile a Dio”. Mettiamoci con fiducia, senza paura e senza nasconderci, alla presenza del Signore; deponiamo davanti a Lui ogni nostra preoccupazione.
Non voglio dire con questo che tutto andrà secondo i nostri piani, ma che, comunque, Dio avrà cura di noi. Ne siamo sicuri: come Maria, noi siamo nei suoi progetti da sempre.
don Attilio Zanderigo