Omelie

Il pensiero del giorno - Dicembre 2021

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1 dicembre
La fiducia in se stessi allontana la paura. Chi ha fiducia in se stesso, perché ha accolto l'amore di Dio, sente di avere radici forti, profonde; più hai fiducia più diventi coraggioso e affronti la vita con serenità e pace nel cuore. 

2 dicembre
Oggi invio questo bel pensiero di Madre Teresa: "Un sorriso dà riposo alla stanchezza; nello scoraggiamento rinnova il coraggio; nella tristezza è consolazione, d'ogni pena è naturale rimedio. È un bene che non si può comprare, né prestare, né rubare, poiché esso ha valore solo nell'istante in cui si dona. E se poi incontrerete talora chi non vi dona l'atteso sorriso, siate generosi e date il vostro; perché nessuno ha tanto bisogno di sorriso come chi non sa darlo ad altri". Possiamo scegliere di sorridere, contribuendo nel nostro piccolo a depurare l'aria dalla negatività, immettendo luce e calore nel luogo in cui viviamo, illuminando e riscaldando chi entrerà in contatto con noi.

3 dicembre
Don Luigi Giussani citava spesso questa frase della Liturgia ambrosiana: "Notam faciam gloriam nominis mei in laetitia cordis eorum" («renderò evidente la gloria del mio nome nella letizia del loro cuore»). Auguro che questo possa concretizzarsi oggi nel cuore di ciascuno di noi e che ciascuno di noi porti questa gioia alle persone che incontreremo oggi.

4 dicembre
"Noi possiamo dimenticare Dio, ma Dio non ci dimentica. Noi lo possiamo bestemmiare: Egli non farà altro che benedirci". Parole di don Primo Mazzolari che confortano e incoraggiano.

6 dicembre
Oggi è la festa di San Nicola che è  il santo dei bambini per aver fatto risorgere delle creature vittime dell’egoismo degli adulti. Piegarci verso i bambini, perdere tempo con loro, saper giocare con loro è certamente un aspetto umano che noi adulti dobbiamo recuperare. 

7 dicembre
"Non è vero che abbiamo poco tempo: la verità è che ne perdiamo molto.” È un insegnamento di Seneca che ci può aiutare a valorizzare bene il tempo di questa giornata.

9 dicembre
"I nostri bambini occidentali non muoiono per fame, ma per mancanza di valori. Noi dobbiamo impedire che ai bambini sia dato soltanto il 'prezzo' delle cose, il senso della ricchezza e non il valore della vita ". È un pensiero di R. Levi Montalcini che giustamente sottolinea l'urgenza di una giusta educazione.

10 dicembre
Oggi è la festa della Vergine di Loreto, e qui a Belluno c' è la chiesa e la parrocchia a lei dedicate e affidate al Duomo. La Vergine della Santa Casa di Nazareth, che è la casa del sì di Maria, ma anche, e ancora di più, del sì che il suo stesso Figlio, Gesù, continuamente ha detto al Padre, vivendo la comunione con gli uomini. Nelle nostre case ci possa essere la pace che il Signore dona a chi acconsente alla sua volontà.

11 dicembre
Qualche giorno fa il vescovo Giuseppe mi ha inviato questo messaggio: "I dieci comandamenti sono stati formulati in modo così semplice, conciso e comprensibile, perché elaborati senza una commissione". (Charles de Gaulle). Quante chiacchiere inutili, quanto tempo sprecato. Essere concreti ed andare all'essenziale dovrebbe essere una priorità. 

13 dicembre
Oggi è la festa di S.  Lucia, che è la patrona della vista. Lucia con i suoi occhi ha visto la luce che è Cristo; per questo Lucia riesce a vedere quello che altri non vedono, perché è in grado di illuminare la sua vita e quella degli altri con la luce di Dio. Che ciascuno di noi possa essere luce sulla strada del bene, della verità e dell'amore per chi incontreremo oggi. Auguri a chi porta il nome di Lucia.

14 dicembre
«Vorrei soltanto un po' di serenità!» è una frase che si sente dire spesso. La serenità non è in vendita, ma esiste un modo  per raggiungerla: la gratitudine. Oggi proviamo a pensare per quante realtà, ciascuno di noi dovrebbe essere grato.

15 dicembre
La gratitudine è ossigeno per la mente, per il cuore, per il corpo e può aiutarci a relativizzare i nostri problemi o a vederli da un altro punto di vista. C'è solo un "però": come tutte le cose, essa porta effetti meravigliosi se diventa un'abitudine quotidiana. Auguri per una giornata orientata alla gratitudine.

16 dicembre
Oggi inizia la novena di Natale, questo pensiero di Benedetto XVI ci aiuta a guardare a questa festa con un ampio orizzonte: "Il Natale è una festa universale. Anche chi non si professa credente, infatti, può percepire in questa annuale ricorrenza cristiana qualcosa di straordinario e di trascendente, qualcosa di intimo che parla al cuore: è la festa che canta il dono della vita". Che ciascuno di possa essere grato per il dono della vita.

17 dicembre
La vita ci riserverà sempre piccole e grandi difficoltà, ma se sapremo accorgerci delle tante meraviglie che ci circondano e che spesso diamo per scontate, ne potremo ringraziare il Signore e ne attingeremo la forza per affrontare i momenti faticosi.

18 dicembre
"Avere un posto nel cuore di qualcuno significa non essere mai soli". Quant'è vero! 

20 dicembre
“Il mirabile segno del presepio, così caro al popolo cristiano, suscita sempre stupore e meraviglia. Rappresentare l’evento della nascita di Gesù equivale ad annunciare il mistero dell’Incarnazione del Figlio di Dio con semplicità e gioia. Il presepe, infatti, è come Vangelo vivo, che trabocca dalle pagine della sacra Scrittura”. (Papa Francesco). Il presepe aiuta a riflettere sul mistero del Natale ed è parte della nostra cultura e della nostra tradizione.

21 dicembre
"Dio si fece Figlio dell'uomo, perché i figli degli uomini potessero essere figli di Dio. Egli si è fatto una cosa sola con noi". (Edith Stein). Mancano pochi giorni a Natale: renderci conto che il Signore si è fatto una sola cosa con noi ci incoraggia e ci da speranza.

22 dicembre
Non diciamo che le stelle sono morte quando vediamo il cielo annebbiarsi. Noi siamo pur quelli che hanno speranza. "È sempre Natale per un cristiano". (Benvenuto Matteucci, arcivescovo di Pisa).  Con l'auspicio che anche oggi ci sia speranza nel cuore di ciascuno di noi.

23 dicembre
"Il Natale è ormai vicino, e anche noi con Maria e Giuseppe camminiamo spiritualmente verso Betlemme per adorare il Salvatore Gesù, nato per noi. Lo facciamo meditando sullo straordinario e unico avvenimento dell'incarnazione del Figlio di Dio: noi crediamo che quel Bambino, nato in una capanna e posto in una mangiatoia, è l'Emmanuele, Dio-con-noi preannunziato dai profeti del popolo di Israele e per tanti secoli atteso". Le parole di Giovanni Paolo II ci invitano a trascorrere questi ultimi giorni prima del Natale nella riflessione, nella preghiera. 

24 dicembre
"In questa vigilia di Natale, un senso di attesa riempie il cuore dei cristiani e di tutta la Chiesa. È una attesa colma di speranza. Ci prepariamo ad accogliere Cristo, che viene a noi come salvatore del mondo". (Giovanni Paolo II). Questa notte, celebrando la Messa della Natività, vi ricordo tutti al Bambino di Betlemme.

27 dicembre
Ora le montagne sono innevate ed hanno un fascino particolare; tornano alla mente le parole di S. Giovanni Paolo II: "Queste montagne suscitano nel cuore il senso dell'infinito con il desiderio di sollevare la mente verso ciò che è sublime".

28 dicembre
Le parole che scegliamo esprimono qualcosa di noi, è come se fossero il nostro vestito, perché sono uno dei modi con cui ci presentiamo agli altri. Un proverbio dice: "Nessuno ha mai raccolto miele dando calci all'alveare"; penso che scegliere parole positive aiuti a comunicare meglio il nostro messaggio e a costruire rapporti migliori.

29 dicembre
"Un tempo sul pane si faceva una croce, affinché coloro che lo prendevano in mano non dimenticassero che il pane è di Dio e che non può essere usato per tradire la fame dell'uomo, il quale, se ha bisogno di pane, non vive però di solo pane" (Don Primo Mazzolari). Il cibo è dono del Signore e frutto della nostra fatica, ma dobbiamo ricordare sempre a noi stessi che questo non basta per la nostra vita.

30 dicembre
"Il primo servizio che si deve al prossimo è quello di ascoltarlo. Chi non sa ascoltare il fratello ben presto non saprà più ascoltare Dio. E, anche di fronte a Dio sarà sempre lui a parlare" (D. Bonhoeffer). Sembra scontato che ciascuno di noi sappia ascoltare, ma non è proprio così; è anche questa un'arte che dobbiamo imparare e perfezionare.

31 dicembre
Oggi, ultimo giorno dell'anno civile, si canta il "Te Deum" per ringraziare il Signore. La gratitudine ci salva, perché ci fa sentire interdipendenti, ci fa capire che da soli siamo ben poco, che dipendiamo da tutti coloro che ci hanno preceduto e ci hanno donato qualcosa, primo fra tutti il Signore, che ci ha donato la vita e la salvezza. Auguro che il nostro cuore sia colmo di gratitudine.