Omelie
Omelia di don Attilio del 22 agosto 2021 - Tempo Ordinario XXI
“Volete andarvene anche voi?». Gli rispose Simon Pietro: «Signore, da chi andremo? Tu hai parole di vita eterna e noi abbiamo creduto e conosciuto che tu sei il Santo di Dio”.
Fino a quando Gesù sfama le folle è idolatrato, quando parla di Dio, è abbandonato. Fino a quando Dio risponde alle nostre esigenze e alle nostre richieste è grande, se ciò non avviene più, è rinnegato e rigettato. Dramma del Signore che mendica la nostra adesione! In questo rifiuto si gioca tutta la nostra esistenza, l’occasione di diventare adulti.
A questo punto Gesù si rivolge agli apostoli. La domanda, inquietante e tagliente come una lama, è rivolta a ciascuno di noi: “Volete andarvene anche voi?”.
E tu vuoi andartene? Sei libero di credere. O di fuggire. Di aprirti, o di chiuderti. L’amore di Dio ci lascia liberi, giunge a chiedere a noi, creature fragili e incostanti, di aderire liberamente al suo progetto.
Pietro, risponde a nome di tutti. Lui, così simile a noi, così irruento, fragile, istintivo, rozzo. Lui come noi, perciò scelto per confermare la fede dei fratelli. Pietro che assaporerà l'ebbrezza dello slancio e della condivisione col Maestro e l’amara sconfitta del rinnegamento. Pietro colmo di peccato come noi, ma così pronto a lasciarsi sconvolgere dallo sguardo del suo Signore che sale alla croce.
Lui ci è stato dato come pastore. Non il perfetto Giovanni, discepolo che Gesù amava, custode della Madre, presente alla croce, grande mistico. No, troppo grande e perfetto per essere simile a noi. Avevamo bisogno di Pietro, di uno come noi, che misurasse la fatica, che tenesse conto del suo limite, senza vergogna.
La risposta: Dove vuoi che andiamo, ormai, Signore? Dove trovare tanta serenità, tanta verità, tanto bene, tanta luce, tanto silenzio? Ci sfidi Signore, è difficile convertire il nostro cuore alla tua tenerezza. Signore, ormai la nostra vita è segnata dal tuo amore.
Dove vuoi che andiamo, Signore? Si, tu solo hai parole di vita eterna!
don Attilio Zanderigo