Omelie
Omelia di don Attilio del 16 maggio 2021 - Ascensione
“Il Signore Gesù, dopo aver parlato con loro, fu elevato in cielo e sedette alla destra di Dio.” Ognuno di noi può dire, nella fede: io ho incontrato Cristo, perché egli non è più relegato a un luogo, ma presente in ogni luogo e in ogni tempo.
Lo stesso Cristo che ha camminato con i piedi impolverati duemila anni fa, lo stesso Cristo riconosciuto presente nelle comunità primitiva, lo possiamo incontrare nella fede e, ancora oggi, milioni di uomini e donne dicono di averlo conosciuto.
Ora in Dio c'è un uomo. In Dio, c'è il volto ben definito di un uomo: Gesù di Nazareth. Gesù scompare dalla vista degli apostoli, torna al Padre, ma promette una presenza reale. Gli apostoli sono invitati, dopo avere seguito Gesù nella crocifissione e nella resurrezione, a diventare testimoni del risorto.
L'ascensione segna l'inizio della Chiesa, di questa Chiesa, fatta di uomini fragili e innamorati del vangelo, che dubitano e non capiscono, che portano con fatica l'immensa responsabilità dell'annuncio del Regno.
A noi è affidato l'annuncio del Regno, la costruzione di un mondo nuovo. Dio ci rende capaci di tanto impegno, di guarire ogni malattia e dolore interiore, di cacciare i demoni e le ombre delle nostre paure, di creare luoghi di nuova umanità in un mondo lacerato e sanguinante. L'uomo impara a comportarsi come Dio.
don Attilio Zanderigo