Omelie

Omelia di don Attilio del 18 aprile 2021 - Pasqua III

"Gesù in persona stette in mezzo a loro e disse: «Pace a voi!». Il Signore risorto riempie gli apostoli di doni e li da anche a noi oggi. La pace, anzitutto. Quella che ci deriva dalla certezza di essere amati. La pace che non è un desiderio irrealizzabile di una società che, invece di andare verso l'unità, si sta disgregando sempre più.

Il cristiano ama la pace perché pacificato, perché, in Cristo risorto, sa che nessuna croce è definitiva. La pace, che non esclude momenti di sconforto, di dubbio, di rabbia, è un dono che va accolto e conquistato. Il primo dono ai credenti. Dimorare nella pace significa mettere Cristo al centro, prenderlo come punto di riferimento definitivo e vincolante.

E’ necessario vivere da risorti. Per poter vivere da persone riconciliate col mondo e con gli altri, con noi stessi e col nostro passato, siamo chiamati a interpretare e leggere la nostra vita alla luce della resurrezione.

Mi consola il fatto che gli apostoli, prima di noi, abbiano dubitato, come alle volte dubitiamo anche noi. Il mondo è segnato dall'egoismo e dal male, eppure siamo salvati e redenti. Lo Spirito, dono del risorto, ci permette, attraverso l’ascolto della Parola del Signore, di leggere la nostra vita ad un livello più profondo e autentico.

Ma se siamo qui, dopo duemila anni, è perché qualcuno ha preso molto sul serio l'invito del Signore ad essere suoi testimoni. 

don Attilio Zanderigo