Omelie

Omelia di don Attilio del 26 luglio 2020 - Tempo ordinario XVII

“Il regno dei cieli è simile a un tesoro nascosto nel campo; un uomo lo trova e lo nasconde; poi va, pieno di gioia, vende tutti i suoi averi e compra quel campo.” Matteo ha tutto: soldi, successo, potere; era temuto, rispettato. Un giorno, però, lo sguardo di Gesù lo ha sconvolto. È così certo di avere tutto? Il tesoro vero, il senso della vita, lo ha davvero scoperto?

Matteo intuisce che la sua vita è piena di vuoto, che tutto ciò che ha è fumo, apparenza. Quello sguardo lo svela a se stesso: lascia tutto e segue il Maestro. Da Gesù Matteo impara ad amare, a conoscere Dio, a conoscere se stesso. Da Gesù Matteo impara a essere vero, a diventare libero, e racconta del Regno, del Signore.

Nella pagina del vangelo di oggi, dopo diversi anni,  Matteo ci dice che n’è valsa la pena, che lo rifarebbe e che, anzi, ciascuno di noi può farlo. Matteo dice di aver fatto il miglior affare della sua vita lasciando tutto e seguendo il Signore, ci dice che è come avere scoperto un tesoro nel campo. Matteo dice che lui, il tesoro, l’ha trovato.

Ora tocca a noi, tocca a me decidere. Dopo aver saputo che il padrone del campo permette che la zizzania e il grano crescano insieme, perché mi ama, aspetterò ancora che il Regno si manifesti nella mia vita?  

Il Signore ci ama e ci vuole salvi, ci ama perché è un Dio di tenerezza e compassione. Ma abbiamo bisogno, come saggiamente chiede Salomone nella sua preghiera, di molta saggezza, di molta sapienza. Salomone è spaventato del suo nuovo ruolo di re. Chiede la saggezza, chiede di fare scelte giuste. Dio è piacevolmente stupito da questa richiesta e lo premia col dono della saggezza. Anche noi, come Salomone, abbiamo bisogno  del dono dello Spirito, che  orienta la nostra vita verso la pienezza, verso il tesoro.

Che il Signore ci dia il coraggio di investire tutto, tempo, intelligenza, affetti, nella ricerca del Signore, nella cosa più preziosa che abbiamo. Anche noi, come chi trova un tesoro, pieni di gioia, venderemo tutto per averlo.

don Attilio Zanderigo