Omelie

Omelia di don Attilio del 5 luglio 2020 - Tempo ordinario XIV

Gesù dice: “Venite a me, voi tutti che siete affaticati e oppressi, e io vi ristorerò”. Il frutto della fiducia, della semplicità, è l’esperienza, straordinaria e piena di tenerezza, dell’amore del Signore Gesù. La nostra inquietudine, il bisogno di senso, la  fatica del vivere trovano risposta e pienezza solo se sappiamo accogliere la presenza di Dio nella nostra vita.

Se riuscissimo davvero a dare priorità a Dio nella nostra vita! Non come un aspetto doveroso,  ma come  il primo, come il tutto. Se ci rendessimo conto di essere stati fatti per riconoscere la sua presenza in noi!

Spesso siamo nella confusione, troppo presi dai troppi impegni per cercare il senso e la risposta. Eppure nel nostro cuore c’è il sigillo di Dio. La proposta di Gesù è chiara e dolce: andare a lui se oppressi e affaticati. Sì: andiamo a lui se il nostro cuore è turbato dalla sofferenza, se la nostra vita è manchevole di qualcosa, andiamo a lui e seguiamolo. Il suo giogo, dolce e leggero, è il vangelo.

A volte crediamo che il Vangelo sia un fardello insopportabile. Al contrario, il carico del vangelo ci porta a scoprire l’affascinante  mitezza e umiltà di Cristo, che si rivela a noi stessi colmandoci di gioia.

don Attilio Zanderigo