Omelie
Omelia di don Attilio del 24 maggio 2020 - Ascensione del Signore
Ecco io sono con voi tutti i giorni sino alla fine del mondo”. Sono le ultime parole di Gesù, prima di salire al cielo. Ci crediamo davvero? Siamo davvero convinti che il Signore è qui in mezzo a noi? Non come ricordo di un personaggio storico, ma davvero realmente presente?
Sarebbe stato più facile se ci fosse stata una presenza reale, verificabile. D’altronde la nostra società è convinta che, in fondo, la realtà materiale, sia l’unica degna di attenzione. Eppure: non è forse nel mondo dell’invisibile, che abitano le cose più importanti della nostra vita? Cose come amore e amicizia non sono certo tangibili: ne vediamo i segni, ne percepiamo le emozioni...
Il Piccolo Principe ci ricorda, giustamente, che «non si vede bene che con il cuore, perché l’essenziale è invisibile agli occhi». Un modo laico per riprendere l’invito di san Paolo a «fissare lo sguardo sulle cose invisibili, perché sono quelle che restano». Fidiamoci, dunque, non dimentichiamo che ci vuole fede per riconoscere la presenza di Gesù fra noi.
Dov’è presente Gesù nel nostro tempo? È visibile nello sguardo di ogni uomo, fatto a immagine e somiglianza di Dio, è visibile nella nostra comunità che si ama e si rispetta, è visibile nella Parola proclamata e nel Pane Eucaristico.
Ciascuno di noi è chiamato a essere segno della misericordia di Dio. Abbiamo bisogno di credere, di fidarci, di abbandonarci nelle mani del Signore che accetta di passare attraverso il rischio della nostra incoerenza pur di stare vicino ai fratelli. La solennità dell’Ascensione diventa, la festa della testimonianza, la festa della fede, la festa della presenza.
Buona festa dell’Ascensione.
don Attilio Zanderigo