Omelie

Omelia di don Rinaldo dell'8 dicembre 2018 - Immacolata (Anno C)

Paolo, con autorità, ci dice: “Benedetto Dio, Padre del Signore nostro Gesù Cristo. In Lui ci ha scelti prima della creazione del mondo, per essere santi e immacolati…, predestinati a essere per Lui figli adottivi mediante Gesù Cristo, secondo il disegno d’amore della sua volontà”. Non parla degli angeli, ma degli uomini e non in modo generico, bensì personalizzato su ognuno di noi. Paolo parla di noi e a noi chiede l’assenso all’inno di lode a Dio. Quell’inno rivela l’origine, la dignità, la grandezza, lo scopo finale di ognuno di noi ‘scelti prima della creazione del mondo. Scelti uno ad uno, scelti da Dio in persona.

Come rispose l’uomo alla realizzazione di questo progetto che Dio concepì prima di tutti i secoli, nella Sua splendida solitudine? Chiediamolo alle due donne che ebbero il privilegio di essere chiamate entrambe ‘madri dell’umanità’.

Eva, la primadonna ‘madre’. Complice Adamo, inebriata di tanta grandezza, di tanto potere, di tanta autonomia e di tanta libertà, sospinta dalla superbia, la madre di ogni vizio e che non ammette padroni, lei, il primogenito frutto dell’albero della vita che è Dio, si staccò dall’Albero, disobbedì all’alleanza che Dio aveva loro proposta e con loro condivisa. Il superbo dimentica di aver ricevuto gratuitamente tutto e di non essere il padrone di nulla. Si consumò così la caduta della più nobile delle creature, che Dio  aveva concepito a sua immagine e somiglianza.

Dove fu possibile la caduta, non fu possibile la rinascita. Fu l’inizio dei disastri: bugie, accuse, inimicizie, guerre, tradimenti, omicidi, suicidi morali, intellettuali, affettivi, corporali… Per difendersi, si ricorre ad accusare addirittura Dio, dicendogli: “Dove eri, quando io avevo bisogno di Te?’. Ma se voi siete andati a nascondervi, per non incontrarmi.

Quale fu la incredibile vendetta del Creatore? Fu l’incredibile promessa di  una nuova e ben superiore donna, capace di schiacciare la testa di ogni disobbedienza a Dio e di generare l’Autore stesso della creazione. Maria di Nazareth fu ed è la donna della promessa. Maria di Nazareth fu il frutto che rifiorì, risanato, sull’Albero della vita. Quella di Maria fu una scalata degna di chi non agì per vana gloria, ma secondo divina volontà.

All’angelo, che le disse ‘diventerai la madre di Dio’, rispose: “Non conosco uomo’. ‘Non da uomo nascerà tuo figlio, ma da Dio’ le disse Gabriele. Subito aggiunse, prevenendo altre argomentazioni più o meno legittime: “Non un uomo, ma Dio stesso sarà il Padre del tuo figlio. Nulla è impossibile a Dio”.

Tutti noi, con umiltà e gioia, sappiamo quale fu e continua ad essere per l’eternità, la risposta di Maria; ‘avvenga di me quello che hai detto’. Et Verbum, caro factum est’.

don Rinaldo Sommacal