Omelie

Omelia di don Rinaldo del 25 novembre 2018 - Cristo Re (Anno B)

L’anno liturgico, che iniziò con il mistero della nascita nel tempo e nella storia di Gesù, il Figlio di Dio e nostro, termina celebrando Gesù, ‘il testimone fedele, il primogenito dei morti e il sovrano dei re della terra’ come recita Apocalisse. Che Gesù sia ‘il sovrano dei re, cioè al di sopra di ogni regalità, quindi la loro sorgente, lo afferma egli stesso, quando, rispondendo ad una domanda precisa di Pilato, disse: ‘Tu lo dici, io sono re’.

Si realizzano, così, tutte le profezie che dissero del Messia di Dio: “Gli furono dati potere, gloria e regno; tutti i popoli, le nazioni e le lingue lo servivano. Il suo potere è un potere eterno, che non finirà mai e il suo regno non sarà mai distrutto”.

Concluderemo questo nuovo anno di grazia, vissuto felicemente insieme e ricevuto in dono dal nostro Re, con una solenne professione di fede e una riscoperta del dono della regalità a noi partecipata. Se molti non possono ringraziare Colui che non conoscono, ma da cui tutto ricevono, ci sia tra noi, che lo conosciamo, chi lo ringrazia a nome dell’intero creato.

In primo luogo ci siano gli uomini di scienza che con sincera umiltà devono dire: “Noi studiamo ciò che è finito. Non spetta a noi andare oltre e fare affermazioni che non ci spettano. Ma noi, dal nostro punto di vista dobbiamo doverosamente affermare che sono state fatte bene tutte le cose. Saranno altri a dirci 'chi le ha fatte dal nulla'”.

I Filosofi partono da una incontrovertibile constatazione di fatto, che è diventata una legge uguale per tutti e stolto sarebbe colui che la volesse negare, cioè che ogni effetto suppone una causa. I veri filosofi, alla fine di tutti i loro ricchi e preziosi ragionamenti, devono ammettere e dire che ci deve essere una Causa Prima, Creante, ma non creata, da cui ha origine ogni creatura. I grandi filosofi del passato si inchinavano riverenti ai piedi di questo Motore Immoto, Essere che chiamavano con nomi eccelsi, misteriosi, ma sempre ricchi di stupore, quasi in estasi. Noi, oggi, dando voce a Colui che disse ‘sia la luce e la luce fu’, riscopriamo in Cristo Re, l’autore e il condottiero di ogni essere vivente.

I credenti, dai più saggi ai più umili, hanno una guida che li illumina e li guida a credere all’impossibile di Dio. Li fa sentirsi condotti per strade privilegiate e scoscese che fanno diventare ciò che si vede, un aiuto enorme che porta a Cristo e, con Lui, arrivare liberamente e gioiosamente a dire: “Credo”!

Il più semplice dei fedeli è in grado di fare un ragionamento facile ed efficace che lo fa diventare un credente non solo che crede, ma anche che aiuta a credere. Ecco il suo ragionamento: sono seduto su questa panca. Mi domando: si è fatta da sola? Rispondo: no. Mi domando: ma chi l’ha fatta? Rispondo: Non lo so. Mi dico: tante cose non conosco, ma di una cosa sono certissimo: che se questa panca c’è, significa che qualcuno l’ha fatta’. Scendiamo dai troni della scienza e della speculazione. Guidati da Gesù, per il dono della fede, diciamogli ‘GRAZIE’. 

don Rinaldo Sommacal