Omelie

Omelia di don Rinaldo del 27 maggio 2018 - S.S.Trinità (Anno B)

Quello che oggi stiamo annunciando e celebrando, nella classifica dei misteri occupa il primo posto. È il mistero della fede che ci dice che il vero Dio, in cui credere, c’è, è uno, è unico, ma anche trino. Interrogando la rivelazione, conosciamo anche il nome delle tre Persone divine, che fanno dell’unico Dio una famiglia, una nella natura, ma in tre persone distinte. Quanti teologi e scienziati si sono dati da fare per capire questo mistero, che resta e resterà una verità di fede che si svelerà a noi solo dopo la nostra morte corporale e la nostra risurrezione in Cristo, che ci darà il dono di farci familiari di questa mistica e meravigliosa famiglia divina.

Il brano tratto dal libro biblico detto ‘Deuteronomio’ si preoccupa di affermare una parte fondamentale di questa verità, cioè l’esistenza indiscussa di Dio e un Dio unico. Ci dice il testo: “Sappi oggi e medita nel tuo cuore che il Signore è Dio, lassù nei cieli e quaggiù sulla terra. Non ve n’è un altro”

Questa verità è comprensibile anche razionalmente. Infatti, come potrebbero coesistere più dei? Il pluralismo di Dio è la morte stessa di Dio. L’immenso creato ci fa da guida e ci fa dire che il suo Creatore c’è, che non può non esistere e non può che essere unico. Dubita, ma credi! È la verità prima e assolutamente intoccabile, più forte di ogni legittimo dubbio. Sì, Dio esiste ed è Unico.

Ma Paolo apostolo, il principale interprete dell’insegnamento di Gesù, non dubita a dirci che, per merito di Gesù Cristo e per opera dello Spirito Santo, anche noi siamo chiamati a diventare figli di Dio. Paolo predica a chiare lettere il Dio Padre, il Dio Figlio e il Dio Spirito Santo, quindi un Dio unico, ma famiglia al suo interno.

È Gesù che esplicitamente, quando parla di Dio, lo chiama sempre Padre. Quando vuol proclamare la sua presenza divina per i secoli dei secoli nell’intero creato e nell’uomo in particolare, parla dell’IO SPIRITO, che si invia per amore e che si rende presente ovunque come l’interprete tra il Creatore e le sue creatura, tra noi e Dio, tra Dio e noi.

Le ultime parole di Gesù, dette con forza e chiarezza ai suoi Dodici, scelti perché predichino al mondo l’intero vangelo, sono: “A me è stato dato ogni potere in cielo e in terra. Andate dunque e fate discepoli tutti i popoli, battezzandoli nel nome del Padre e del Figlio e dello Spirito Santo”. Questo, che è e resterà il mistero dei misteri, é proclamato da Dio Padre in persona, per mezzo della persona del Figlio e reso attivo dallo Spirito Santo. Mistero che apre un’altra sbalorditiva verità di fede che, chi crede al Figlio di Dio e viene battezzato nel nome della famiglia divina, entra misteriosamente a far parte della stessa famiglia divina.

SS. Trinità? Festa grande, insuperabile, contagiosa. Festa della famiglia divina, festa della famiglia cristiana, festa di ogni vera famiglia come Dio l’ha concepita e voluta.

don Rinaldo Sommacal