Omelie
Omelia di don Rinaldo del 20 maggio 2018 - Pentecoste (Anno B)
Pasqua! Pentecoste! Fin dagli albori della Chiesa cristiana, questi sono i due pilastri su cui poggia il ponte, attraverso il quale viene a noi lo S. Santo. Gesù, compiuta con la risurrezione la sua opera salvifica, si trattenne per quaranta giorni con i suoi discepoli, sia per renderli infallibili testimoni della Sua risurrezione, sia per prepararli al grande compito: quello di lasciarsi riempire dal suo Spirito, con l’aiuto del quale, avrebbero portato la salvezza in tutte le parti del mondo.
Più si avvicinavano i giorni della Sua passione e più Gesù scendeva nei particolari, per dire ai suoi discepoli cosa sarebbe successo dopo il suo ritorno alla destra del Padre. Uno dei passaggi più significativi di quei discorsi è riportato dal brano di vangelo udito poco fa. Disse Gesù ai suoi discepoli: “Molte cose ho ancora da dirvi, ma per ora non siete capaci di portarne il peso. Quando, però, verrà a voi lo Spirito di Verità vi guiderà alla Verità tutta intera”.
Qual è, dunque, l’originalità della Pentecoste cristiana? È la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli. Con la discesa dello Spirito Santo sugli Apostoli, Gesù si rende nuovamente presente, ma senza il condizionamento della sua corporeità che lo avrebbe costretto ad essere visibile solo il un luogo. Chi accoglie lo Spirito Santo, accoglie Gesù, che torna a farsi visibile, non più con il suo corpo, ma mediante la umanità di quanti si lasciano invadere dallo Spirito Santo.
Nasce così la Chiesa, il nuovo corpo visibile di Gesù. Lo Spirito Santo farà dei cristiani il nuovo corpo di Gesù, che si potrà chiamarlo con molti nomi. La Pentecoste cristiana è dunque un fatto preciso, storico, narrato dalle Scritture, come lo abbiamo sentito dire dalla prima Lettura.
Ma la Pentecoste è anche un ‘oggi’ perenne, poiché continuamente lo Spirito Santo c’è, genera, vivifica, illumina, guida e governa la Sua Chiesa in ogni tempo, in ogni luogo, senza dividerla. Su di noi e in noi la Pentecoste qui, ora, si sta compiendo.
Per opera dello Spirito Santo noi infatti, persone umane, diventiamo, progressivamente, la Chiesa di Cristo: concepita con il battesimo, cresciuta adulta per mezzo dei vari sacramenti, in particolare della Cresima, della Consacrazione sacerdotale ed episcopale, della celebrazione del Matrimonio, dell’Eucaristia e di ogni altra celebrazione liturgica, per mezzo della quale lo Spirito Santo ci configura sempre più a Cristo.
Quali sono i principali frutti dello Spirito Santo? Paolo apostolo così li enumera: “Il frutto dello Spirito è: amore, gioia, pace, pazienza, benevolenza, bontà, fedeltà, mitezza dominio di sé”. Questo elenco di tesori veri e propri, sono alla portata di tutti e a tutte le età. Devono essere da noi riscoperti, centellinati con delizia e resi contagiosi il più possibile.
Il cristiano, che piange miseria ignora questi doni. Lasci l’ingratitudine. Scopra finalmente di essere incredibilmente ricco, ricco di Dio, ricco come Dio.
don Rinaldo Sommacal