Omelie
Omelia di don Rinaldo del 25 dicembre 2017 - Natale (Anno B)
Il Natale vero, quello di Gesù, il figlio di Dio e il figlio dell’Uomo per Maria, è il punto d’arrivo e di ripartenza della storia nostra e dell’intero creato. Peccato originale sì o no, in ogni caso il Natale del figlio di Dio e del figlio dell’Uomo si sarebbe con certezza avverato, perché da Dio stesso concepito con la creazione.
Lasciamo ai teologi l’ardua spiegazione dell’Incarnazione di Dio e della Divinizzazione dell’uomo. Noi partiamo dalla promessa del Messia fatta da Dio stesso e realizzata nell’anno zero della storia dell’umanità. Fu un’attesa lungamente preparata e fortemente invocata. Attesa così profetizzata da Isaia: “Come sono belli sui monti i piedi del messaggero di lieti annunzi che annunzia la pace, messaggero di bene che annunzia la salvezza”.
Paolo VI, papa del dialogo con tutte le religioni, inviò questo messaggio ai popoli non cristiani: “Anche voi avete i vostri profeti”. I Magi ci fanno capire che messaggeri del futuro Messia sorsero in mezzo a tutte le culture e in tutte le civiltà. L’ultimo messaggero del Natale cristiano fu Gabriele. Non un uomo, ma un ‘Messo’ del Signore. Infatti solo chi viveva immerso nella luce divina poteva annunciare Colui che di sé dirà: “Io sono la luce e la verità tutta intera”. Ma il Messia non fu quello ipotizzato da una falsa aspettativa. Non era questo il Salvatore che Dio aveva promesso fin dall’eternità e che, nel paradiso terrestre, profetizzò con chiarezza ai nostri progenitori.
Per schiacciare la testa al maligno non era sufficiente un uomo di buona volontà. Per elevare l’umanità alla divinità non bastavano le buone intenzioni dei santi. Cosa disse di incomprensibile l’Angelo a Maria? “Colui che nascerà da te… sarà il figlio di Dio”. C’è da tremare al solo ripeterlo.Quindi Gesù è figlio vero di Maria. È verità di fede. Ma Gesù è anche figlio vero di Dio. È verità di fede. Quindi le viscere umane generarono il loro Creatore.
“Figlia del tuo figlio” Dante chiama Maria. La venuta del Messia mise in movimento l’umanizzata S.S. Trinità e la divinizzata umanità. Si mosse il Verbo che, per opera dello Spirito Santo si fece carne umana. Elisabetta salutò la cugina: “A che debbo che la madre del mio Signore venga a me?”.
Una legione sterminata di angeli annunciò ai pastori: “Oggi vi è nato il Salvatore, che è Cristo Signore”. Si mossero i pastori, si mossero i Magi, i poveri, i ricchi e i potenti alla ricerca del ‘Re dei giudei’. Giovanni, il precursore, continua a dirci: “È Lui! Seguitelo!”. Si mossero i Dodici e lo predicarono fino agli estremi confini della terra.
Oggi l’onda di questo eterno concepire giunge fino a noi. Dio, per continuare ad incarnarsi, come ebbe bisogno di Maria, oggi chiede il nostro, il mio ‘SI’. Che il vero Natale bussi e trovi ovunque porte aperte. Torni ad essere l’atteso, il vero e lieto annunzio.
Buon Natale.
don Rinaldo Sommacal