Omelie

Omelia di don Rinaldo del 10 dicembre 2017 - AVVENTO II (Anno B)

Si inquinano l’atmosfera, l’aria i cibi, le bevande… Le maggiori fonti di informazione sono malate di psicosi; TV, radio, giornali… fanno a gara a chi porta prima e con maggior virulenza nelle nostre case le notizie più tragiche e deprimenti. Aumentano i drogati, gli alcolisti, i fumatori. Si diffondono rimedi che degradano la morale. In più, le indagini sociologiche affermano che i bellunesi sono inclini al pessimismo, terreno fertile per l’ansia fino alla depressione. Tutti siamo invitati, Chiesa in testa, a reagire a tale negativa cultura, andando, se necessario, anche contro corrente coraggiosamente.

Il Vangelo di Cristo, il nostro Vangelo, altro non è che Gesù in persona fattosi per tutti e per ognuno di noi ‘lieta notizia’. La Chiesa ne è la messaggera. Gesù, sceso entro il limbo dell’umano inquinamento, si fece libera vittima sacrificale e lo sconfisse definitivamente con la sua risurrezione.

La nostra comunità, come già detto, non è esente dai mali che ci inquinano. Ma, se ha il coraggio di definirsi cristiana, non deve subire la vittoria del pessimismo. Riprendiamo in mano la virtù teologale della speranza e costruiamo, per le generazioni future, tempi decisamente migliori, contrassegnati dalla gioiosa fede in Gesù, che ha vinto la morte ed è risurrezione e vita per chi lo invoca con cuore sincero. 

Così lo annuncia Isaia: “Come un pastore fa pascolare il gregge; porta gli agnellini sul petto e conduce pian piano le pecore madri”. 

don Rinaldo Sommacal