Omelie

Omelia di don Rinaldo del 30 luglio 2017 - Per Anno XVII (Anno A)

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Penso di poter riassumere la trilogia delle odierne letture con una sola parola: saggezza. Saggezza nel dare a tutte le nostre scelte di vita, una gerarchia che porta alla salvezza vera, che per noi si chiama ‘Regno dei cieli’ (il vangelo). Saggezza nello scegliere, secondo retta coscienza, tutto ciò che si è chiamati a fare, giorno dopo giorno, senza lasciarci condizionare da quello che pensa la gente. Saggezza come dono da chiedere a Dio con incessante preghiera, senza cadere nel tranello degli egoismi camuffati di falsa e interessata spiritualità.

Partiamo dal giovane re Salomone. Il Signore in persona lo provoca con una domanda difficilissima: “Chiedimi ciò che io devo concederti”.

Io, tu, noi … cosa avremmo chiesto a Dio? “Basta la salute!” si dice comunemente e potrebbe anche essere la nostra legittima domanda. Ma non pochi avrebbero avuto in animo di chiederGli altro, forse mossi da preziosi e urgenti bisogni, o da certi sogni, o dagli affetti più cari, o da ambizioni più o meno oneste.

Salomone sorprendentemente chiede un ‘cuore docile, che sappia rendere giustizia  al popolo e sappia distinguere il bene dal male’. Lezione magistrale, che viene a noi da molto lontano, ma che è attualissima.

Ad un esame di coscienza, forse dovremmo arrossire. Chi di noi, pregando, chiede a Dio, come dono primo e unico, la saggezza del cuore? Se avessimo la sapienza del cuore, quante cose cambierebbero in meglio. Invece spesso ci lasciamo condizionare da quello che dice la gente.

Cosa rispose padre Cristoforo  al sagrestano fra Fazio, che si era meravigliato nel vederlo ‘solo…, di notte…, in chiesa…, con donne…’. “Voltandosi tutt’a un tratto a fra Fazio, e dimenticando che questi non intendeva il latino, disse: “Omnia munda mundis”. “S’acquietò  fra Fazio al sentir quelle parole gravide d’un senso misterioso e proferite così risolutamente”. Conclude il Manzoni: “Gli parve (al fratel Fazio) che in quelle parole dovesse contenersi la soluzione di tutti i suoi dubbi circa l’onestà di padre Cristoforo”.

Noi diciamo col Manzoni: “Chi ha il cuore puro ha anche un cuore saggio". Nella saggezza dei puri di cuore c’è la preziosa, necessaria e sufficiente, ma anche il coraggio di compiere gesti e scelte che possono anche suscitare  lo ‘scandalum pusillorum’.     

Ciò che è conforme alla volontà di Dio, è sempre puro e santo, ma non sempre compreso (Don Milani e don Mazzolari docent). Disastri invece compiono coloro che, come donna Prassede, confondono la volontà divina con la loro presunzione. Donna Prassede ‘con le idee si regolava ; n’aveva poche e, tra le poche, molte delle storte e non eran quelle… men care’. La pagina del vangelo riassume il tutto, dicendoci:” Con l’aiuto di Dio, sappiate scegliere, con saggezza, tra le tante cose, il vero tesoro. 

don Rinaldo Sommacal