Omelie
Omelia di don Rinaldo del 18 giugno 2017 - Corpus Domini (Anno A)
La solennità del Corpus Domini, che oggi celebriamo, è l’inno all’Eucaristia. Porta con sé due aspetti sconcertanti, ma positivi: è di una semplicità estrema, accessibile anche ai bambini e alle persone umili, perché si tratta di una cena; ma è ugualmente un mistero, tra i più alti, difficili, impenetrabili alla mente umana. La Chiesa, da sempre, lo proclama ‘mistero della fede’.
Il pane eucaristico è da Gesù stesso dichiarato cibo assolutamente necessario, se vogliamo avere la vita eterna. A costo di scandalizzare le folle, affermò: “Se uno mangia di questo pane, avrà la vita eterna”. Poi andò ben oltre. Fece una affermazione così categorica e sconvolgente che, o la prendi con semplicità, perché credi in chi l’ha detta, o ti risulterà così ostica da rifiutare in blocco e quello che ha detto e colui che l’ha detto. Cosa disse di così sconvolgente Gesù? Disse: “Il pane che io darò è la mia carne per la vita del mondo”.
Sia i farisei, che gli stessi discepoli giudicarono questo linguaggio duro e incomprensibile. Mi chiedo spesso: “Da che parte mi sarei schierato, se fossi stato uno della folla che ascoltava Gesù di Nazaret che molti dicevano essere il promesso Messia?” Oggi mi rendo conto che solo la strada della fede mi porta a dire a Gesù, che si offre a me come pane di vita: “Non posso capirti, ma ti credo al di sopra di ogni dubbio”.
I razionalisti, anche cristiani, si sono spesso persi nelle elucubrazioni le più ardite per dire il loro sì o il loro no, alla possibilità che nella Eucaristia ci sia la presenza reale di Gesù, con tutto ciò che segue. Ma, di pari passo, innumerevoli schiere di fedeli, piccoli e grandi, fin dagli albori della Chiesa, si riunirono, il primo giorno dopo il sabato, per spezzare il pane, proclamandolo con commozione ‘il corpo di Cristo’.
Dire che Gesù è il pane e dire che, chi mangia quel pane, mangia Gesù, è un linguaggio, popolare, comprensibile a tutti, anche ai bambini, dei quali Gesù torna a dirci: “Lasciate che i piccoli vengano a me”. Lo capì san Pio X che, avendo egli fatto il parroco, conoscendo l’animo della gente semplice, disse: ”Anche ai bambini si dia in cibo Gesù”. Gesù, oggi vorrei riceverti, ma con un forte nodo in gola.
don Rinaldo Sommacal