Omelie
Omelia di don Rinaldo del 11 giugno 2017 - SS. Trinità (Anno A)
La scorsa domenica, solennità della Pentecoste, doveva essere, stando alla liturgia del giorno, l’ultima grande festa dell’anno liturgico. Invece, quasi in sordina, ci viene la grande, immensa, insuperabile solennità, perché ha l’ardire di spalancare, non le porte di casa nostra, ma quelle di Dio. Ma, la sorpresa più alta di questa liturgia, è quella di farci incontrare Dio in persona, anzi Dio, unico sì, ma anche Trino nelle persone. Quella del Dio nostro, rivelatosi ad Abramo, a Mosè, a Davide come l’Unico, ma in Gesù come Padre e Figlio e Spirito Santo, è una, anzi, l’unica verità impossibile alla nostra comprensione.
Mentre, alla scuola di Gesù, ci permettiamo di chiamare Dio, Padre nostro, di chiamare Gesù il Figlio di Dio e lo Spirito Santo, la Persona che rivela un Dio perennemente fecondo. Chiaro? Assolutamente no. Mentre noi sacerdoti ci cimentiamo con il mistero dei misteri, permettiamo a Dio di sorridere gioioso, ben contento che la nostra presunzione ci porti finalmente, una volta per tutte, alla fede vera.
Dico a me e a voi ciò che disse a sant’Agostino, quel bambino che stava giocando con l’acqua del mare. Sant’Agostino, mentre camminava lungo la spiaggia e si stava scervellando per capire il mistero della Santissima Trinità, vide il bambino intento a portare in una buca sulla sabbia, l’acqua del mare. “Cosa stai facendo piccolo?” disse Agostino. E il Bambino: “Sto versando in questa buca tutta l’acqua del mare”. “Impossibile bambino” gli disse Agostino”. “È più facile che tutta l’acqua del mare ci stia in questa buca, che il mistero della Santissima Trinità possa starci entro la tua testa”.
Da quel giorno, Agostino, forse il più grande dei teologi, dopo gli Evangelisti, non si cimentò a spiegare il mistero dei misteri, ma ad adorarlo come l’Unico vero Dio e vero Padre, Figlio e Spirito Santo. Chi potrebbe immaginare Dio quale essere perfettissimo? Chiunque usi l’intelligenza. Ma chi può pensare che Dio sia l’Unità fatta fecondità che genera famiglia? Nessuno. Sappiamo, da Gesù il grande rivelatore, che anche noi, come Lui, possiamo chiamare Dio: ‘Padre nostro’. Dio Padre ci onora, inviandoci il soffio del suo Spirito.
don Rinaldo Sommacal