Omelie

Omelia di don Rinaldo del 5 febbraio 2017 - Per Anno V (Anno A)

Sono state proclamate, dal brano del vangelo, due coraggiose e sorprendenti verità, fatte da Gesù nei confronti dei suoi discepoli. Disse loro Gesù: “Voi siete il sale della terra”;  e subito dopo: “Voi siete  la luce del mondo”. Quel ‘voi’ oggi siamo noi, ognuno di noi, diventati  con convinzione e gioia i nuovi discepoli di Gesù. 

Mi verrebbe spontaneo pensare che Gesù non abbia detto: “ Voi siete”…, ma un meno impegnativo: “Che voi possiate essere”. Invece no. Gesù ribadisce e ripete due volte quel ‘voi siete…’. Gesù non sbaglia né il verbo, né il tempo.

Gesù è il Verbum Dei, è la Parola infallibile. Gesù a noi, oggi, dice che siamo il sale della terra e la luce del mondo. Gesù non dubita di noi, ha un grande concetto di noi. Il tremore ci pervade, sentendo Gesù , oggi, rivolto a noi dirci: “Siete il sale della terra,… siete la luce del mondo”.

Dominata l’emozione, dobbiamo prendere molto seriamente quell’imperativo di Gesù che per due volte dice ‘voi siete…, voi siete”. Convinti di aver capito giusto, ci domandiamo:“Perché per Gesù siamo il sale della terra e la luce del mondo? Quale passo dobbiamo fare, per poterci riconoscere sale della terra  e luce del mondo?”. 

Tentiamo di interrogarci. Il sale è un elemento indispensabile per la nostra vita fisica. Quando c’è, nessuno lo nota, ma, quando manca, tutto diventa insipido, ripugnante. Gesù, sceglie queste immagini a tutti comprensibili, per porci la domanda: “Ma tu sai chi sei con te stesso? Chi sei con gli altri? Chi sei con Dio?”. La più preziosa delle qualità del sale è proprio quella di esserci, ma di esserci nella quantità giusta e  nel posto giusto. Potrei dire che la virtù più bella che è simile al sale, è la presenza discreta, generosa, quasi silenziosa, gratuita, serena e sorridente della singola persona. Normalmente non si nasce sale, ma sale si diventa, con l’esercizio di tutte quelle proprietà che rendono la persona una ricchezza vera, che distribuisce ricchezze vere. I discreti che verranno capiti fino in fondo, ma tardi, solo dopo che sorella morte se li è portati vita.

Diverso, ma altrettanto sublime è il secondo ‘siete’. “Voi siete la luce del mondo”. Lo dice Gesù. Ed è strano che lo dica assieme al primo ‘voi’. Potrebbe sembrare un incentivo a buttarsi a capofitto entro quei modi di vivere che portano al divismo, al culto della personalità, all’aver sempre ragione, al vedere la propria borsa riempirsi di ricchezze, a quel dire alla rovescia ciò che dice Gesù: “Vieni e segui me”. No, non è questo quello che Gesù intendeva. Se quel ‘voi siete la luce del mondo’ viene dopo il‘voi siete il sale della terra’ significa che, uno dei più preziosi inserimento nella vita, la cui scalata va dal più invisibile al più clamoroso servizio, è farsi dono agli altri, non per possederli, bensì per aiutarli a lasciarsi illuminare sui valori della vita, di ogni vita, in modo che ognuno possa dire: “Ho ricevuto perché ho dato. Ho dato perché a mia volta ho ricevuto. Allora si accende in cielo una nuova stella. Saremo guidati e sapremo guidare.

don Rinaldo Sommacal