Omelie
Omelia di don Attilio del 16 aprile 2017 - Pasqua di Resurrezione (Anno A)
Nel vangelo “il discepolo che Gesù amava” corre più veloce di Pietro e giunge per primo al sepolcro. C’è un primato che permette di arrivare prima, di vedere i segni della risurrezione nella nostra vita: è quello dell’amore! Il discepolo amato precede il primo dei discepoli: il primato è sempre dell’amore.
Per credere alla risurrezione bisogna decidersi di rimettere questo primato nella nostra vita: di lasciarsi amare dal Signore, di prendersi cura di chi amo, di chi mi sta accanto, di dare il primo posto a quei gesti che lasciano spazio alla comunione, alla solidarietà, alla pace. Chi ama ci precede sempre nell’amore, arriva prima a cogliere e rendere possibili, i segni di resurrezione nella sua vita. Il suo sguardo sulla realtà è uno sguardo che si apre all’entusiasmo per la vita e alla speranza. Dove tutto sembra orientare alla morte e alla fine.
Un prete malato di leucemia ha lasciato questo scritto:
Se, nonostante tutto siamo ottimisti: è perché Cristo è risorto!
Se spero in un mondo migliore è perché Cristo è risorto!
Se non mi spavento di me stesso è perché Cristo è risorto!
Immersi nella sua morte e risurrezione, risorgiamo ogni giorno.
Un augurio a voi: sentite che Cristo è risorto anche per ognuno di voi e per tutti i vostri cari.
don Attilio Zanderigo