Omelie

Omelia del 27 dicembre 2015 - Sacra Famiglia (Anno C)

 

Oggi, prima domenica dopo il Natale, riceviamo in dono una solenne liturgia sulla famiglia: preziosa ed insostituibile istituzione da ascoltare, da capire, da salvare, da  scegliere, da realizzare. La famiglia è la radice di ogni istituzione che natura richiede. Dio ha scelto la famiglia per entrare nel nostro mondo e portare noi ad entare nella sua famiglia. Ci guidi la santa Famiglia di Nazaret. 

Ma oggi la famiglia è seriamente e globalmente minacciata. Noi cristiani siamo chiamati a risvegliarci dal sonno ed a correre in difesa dell’istituto familiare, ma anche a purificarlo dagli inquinamenti del tempo che hanno favorito la crisi e rioffrirlo alla umanità ricco di tutti i suoi straordinari e necessari valori e doveri.

La famiglia, miniatura di ogni società vera, interpella innumerevoli voci del suo essere e del suo operare umano. Questa liturgia ne sottolinea alcuni, che noi rileggiamo alla luce della nostra identità umana e cristiana. Anche sulla famiglia spassionatamente vale il detto che il miglior umanesimo è il cristianesimo e viceversa.

Il libro di Samuele ci presenta una mamma, di nome Anna. Era sterile. Chiese ed ottenne da Dio il dono di generare Samuele. 

La paternità e la materintà: valori altissimi donati da Dio alla stirpe umana! Solo Dio può creare dal nulla. Subito dopo vengono gli sposi che, con un sublime gesto d’amore, possono pro-creare un figlio.

Il primo miracolo, voluto da Dio per l’uomo ‘maschio e femmina’, è quello di diventare una sola carne con il matrimonio, che la Chiesa ha elevato a sacramento, segno visibile di quello che Dio fa con l’intera umanità e di quello che Cristo fa con la sua Chiesa. 

Il secondo miracolo è il potere concesso agli sposi di procreare un figlio, che, appena concepito, non è solo un piccolo grumo di cellule, ma è persona che dai genitori riceve il corpo e da Dio l’anima che lo fa diventare un ‘io’ unico, irripetibile ed immortale.

Gli sposi cristiani preparino con responsabilità la scelta della maternità e paternità con tutti i loro ragionamenti umani, con tutti i supporti medico-scientifici, ma ancor più con la spiritualità che, feconda e vivissima, si sprigiona dal sacramento del matrimonio. Questa spiritualità illumina e sostiene gli sposi nel decidere responsabilmente quando i figli e quanti figli, nell’invocare la collaborazione della paternità divina, nel godere della nascita del figlio o nel vivere con dignità la eventuale sofferenza per la mancata maternità, magari aprendo la porta all’adozione o all’affido.

Durante la gravidanza, gli sposi cristiani siano di esempio nel seguire tutte le attenzioni suggerite dai tutori della salute, ma non dimentichino la preghiera di ringraziamento e di domanda, sapendo che stanno dando la vita, non solo ad una persona umana, ma anche ad uno che ha la vocazione, fin dal seno materno, di diventare figlio di Dio con il battesimo. Suggerirei agli sposi, in particolare alle mamme, che ospitano in grembo il nascituro, di scoprire la somiglianza tra il loro corpo e il fonte battesimale. Spiritualità che aiuta le mamme a desiderare, sia la felice nascita del figlio come anche la rinascita con il battesimo. Si avrebbe così il battesimo di desiderio, valido qualora ci fosse una dolorosa interruzione della gravidanza.

Se tutto questo riguarda il nascere della famiglia cristiana con il sacramento del matrimonio e il concepimento, la gravidanza, la nascita ed il battesimo dei figli, importantissimo è poi il cammino della famiglia: sposi, genitori, figli. Un cammino che l’esperienza dice essere impegnativo, non sempre facile, possibile bersaglio anche di crisi forti, fino al rischio dello sfascio. Non dobbiamo dimenticare che tutti i tipi di crisi nascono e prosperano là dove c’è superficialità, noia, stanchezza, chiusura, insofferenza, mancanza di dialogo, offesa, risentimento, insulto, sospetto, gelosia, infedeltà, tradimento, ecc.

Il matrimonio sacramento non spegne i futuri rischi della famiglia. Prevedendoli, però, offre spiritualità che diventano ali che fanno volare il  M. sopra lo smog che oggi inquina ogni convivenza. Il sacramento del matrimonio, se pregato, offre il vestito giusto per ogni giornata, dritta o storta, come suggerisce San Paolo (Col, 3,12). Santa Famiglia di Gesù, Giuseppe e Maria, salva le nostre famiglie.

don Rinaldo Sommacal