Omelie
Omelia del 22 marzo 2015 - Quaresima V (Anno B)
Cosa ci dice oggi, quinta tappa quaresimale, il nostro amato Dio Padre, unito a suo figlio e nostro fratello Gesù, attraverso le parole del profeta Geremia, ispirato a sua volta dallo Spirito Santo ?
Ascoltiamo! Dalla profondità del passato, ma con una inaudita efficacia, a noi che siamo il presente della storia della salvezza, rivolti al domani che sgorgherà dalle nostre viscere e si incarnerà nei nostri figli, cosa dice Dio? Per mezzo di Geremia ci dice: “Porrò la mia legge dentro di loro, la scriverò sul loro cuore”. Con quale autorità può entrare in noi e chiederci una obbedienza da non discutere, che non chiederemmo neppure a noi stessi?
La risposta è netta, tagliente. Non ammette appello di sorta da parte nostra. Viene consegnata a noi entro parole simili ai nostri tabernacoli che ospitano Colui che si fa chiamare ‘Parola di Dio” e parla solo se è interrogato e ascoltato. “E’ oracolo del Signore” si affretta a dire più volte Geremia. E’ l’oracolo di Colui che fa quello che dice. E’ l’oracolo di colui che si fa chiamare IO SONO, il nome più alto in assoluto, pregno di eternità, che solo l’unico vero Dio possiede indivisibile, senza l’usura del tempo.
Dio mantiene quello che promette. Disse Dio: “Porrò dentro di loro!”. E lo porrà. Ma che cosa? Chiariamo questa affermazione divina. Dio, nostro Creatore, ma ancor più nostro Padre, che ci ama con amore sviscerato, puro, ma anche severo, a noi suoi figli ed a tutti, dice: “Porrò dentro di voi…!”. Noi sappiamo, alla luce del dopo, che quel ‘porrò’ fu realizzato pienamente da Dio Padre con l’incarnazione, la passione, la morte e la risurrezione del Figlio suo, che entrò in tutti noi, diventati suoi tabernacoli, per opera dello Spirito Santo, il nostro perenne Emmanuele.
Ma cosa pose, pone e porrà Dio Padre dentro di noi di così unico, prezioso e assolutamente necessario? Risentiamolo: “Porrò in loro la mia legge , la scriverò sul loro cuore”. Quel ‘loro, loro’ oggi siamo noi. Ogni nostro cuore porta scritta la legge del Signore. Ogni cuore diventa cattedra per colui che lo possiede. Il nostro cuore non può mentire. Chi possiede la legge di Dio e la trasgredisce, sa di tradire la propria identità, poiché quello che Dio scrive nel cuore di ogni uomo, è ciò che fa dell’uomo un uomo vero.
Ma ecco una precisazione, venuta via via sempre più chiara, circa la legge di Dio e la sua autentica natura. Dio è il primo obbediente, perché ama e fa ciò che ama. Dio continua ad essere per noi una fonte zampillante di amore, perché Amore vero che si fa dono gioioso. Dio, quindi, scrivendo la sua legge sul nostro cuore, scrive una parola che racchiude tutte le parole e le leggi. La parola scritta sul nostro cuore fin dal concepimento è: Amore! Dio ti ama. Tu ama Dio e tutte le sue creature.
Dio ci dà l’esempio di come amare, quando, rivolto al genere umano, dice: “Io perdonerò la loro iniquità”. Lo ha già fatto in Cristo. Ci ha dato l’esempio, e che esempio! Ora tocca a noi. Ci invia la sua legge, ma scritta sul nostro cuore: “La mia legge” ribadisce. Efficacissima è l’immagine di Dio che scrive nella coscienza di ogni nato da donna, questo gioiello che promise fin dall’eternità. Sveliamo il segreto che passa da cuore a cuore, da Dio ad ogni singola persona.
don Rinaldo Sommacal