Omelie
Omelia del 8 dicembre 2014 - Immacolata Concezione (Anno B)
La luce per sua natura si dona. Gli illuminati diventano luminosi, illuminanti e portatori di luce.
Vedo che il titolo e ancor piu il messaggio della nota pastorale che mons. Vescovo ha inviato a noi e che si intitola ‘voi siete il profumo di cristo’, si sovrappone perfettamente all’altro titolo datoci da Gesù in persona: “voi siete la luce del mondo”.
Dante chiama il paradiso ‘rosa sempiterna, rosa candida’ (cap.30 e 31). Di questa rosa Maria ne è il profumo, dice Bernardo. Maria silenziosamente si fa respiro di chi cerca speranza; con il suo aiuto diventeremo i petali di quella ‘candida e sempiterna rosa’. Maria: aroma che ci conquista. Noi con Maria: il profumo del figlio.
Maria, la mamma di Gesù, la candida sposa di Dio, da tutti gli artisti della penna, della parola, del pennello, dello spettacolo, è vista sempre luminosa e fonte di luce. I motivi non sono semplicemente emozionali, ma ben fondati sulla mariologia, che, scientificamente, criticamente e con severità, interroga tutte le fonti che parlano direttamente o indirettamente, di Maria di Nazaret, la figlia di Anna e Gioacchino. Sia il magistero infallibile della Chiesa di Cristo, sia la mole dei riferimenti mariani, risalenti alle origini, concordano nel contornarla di una aureola unica e significativa.
E’ una premessa necessaria, per evidenziare l’origine di quella luce mariana ed inviare a noi gli scopi per cui quella luce si diparte da Maria. I documenti che spiegano l’origine di quella luce, in parte sono depositati nelle sacre scritture ed in parte sono stati memorizzati e tramandati oralmente, oggi gelosamente conservati ed interrogati dal Magistero della Chiesa.
Non poteva non essere luminosa e portatrice di luce colei che dall’eternità fu scelta da Dio, per ricreare con Lui l’universo e rigenerare l’umanità, resasi tenebra causa la disobbedienza fatale. “Sia la luce!” Questo fu ed è il comando di Dio. Anche la scienza concorda nel dire che all’inizio ci fu una misteriosa e dinamicissima esplosione di luce (big-bang). La luce fu e resta l’indiscusso seno materno della creazione e della continua evoluzione.
Maria, inconsapevole di essere la scelta madre del Verbo, origine del creato, conosceva molto bene le scritture. Al tempio, alla scuola dei grandi maestri, imparò a memoria la promessa fatta da Dio al serpente: “Porrò inimicizia tra te e la donna, fra la tua stirpe e la sua stirpe: questa ti schiaccerà la testa”. Maria molte volte sentì gli scribi dire, ridire e spiegare la profezia di Isaia: “Una vergine darà alla luce un figlio che sarà chiamato Emmanuele, Dio con noi”.
C’è una cosa che noi sappiamo, ma che Maria ancora non sapeva, né poteva immaginare. Era Lei la donna eternamente pensata da Dio, per realizzare il mistero dell’incarnazione che mai mente umana o cattedra angelica, ancor oggi, sa rendere comprensibile alla nostra preziosa, ma limitata intelligenza. Ecco perché, quando si parla di Maria, a cascata bussano alla porta tutti i misteri che la rendono a noi necessaria, non come diva, ma perché madre dell’unico Creatore increato, Gesù. “Ite ad Iesum per Mariam”.
Ecco perché Maria, da qualsiasi angolatura la si guardi, è luce e portatrice di luce. Dio, sposo tenerissimo, nel dire ‘sia la luce’ certamente pensava a lei. “Piena di grazia” la salutò Gabriele. “Dell’aurora tu sorgi più bella - coi tuoi raggi fai lieta la terra” canta la Chiesa. Non poteva che essere luce colei che generò Gesù, che disse “Io sono la luce del mondo. Chi con me cammina, non inciampa nelle tenebre”. Le numerose approvate apparizioni parlano di Maria, bella come la luna, circondata da 12 stelle e illuminata dal sole di Dio.
Anche quest’anno, per imprimere un passo di squadra, possibile a tutti, mons. Vescovo ci ha inviato una bella Nota Pastorale, rubando il titolo all’apostolo Paolo. Si intitola: “Essere il profumo di Cristo”. Centra con la nostra festa della parrocchia, dai contenuti mariani? Altroché se centra!
Maria non è forse cantata come la ‘Rosa mistica? La rosa coniuga forse bellezza e profumo? La bellezza di Maria possiamo solo immaginarla. La trasmise al figlio, dichiarato il più bello tra i figli dell’uomo’. Più che alle copertine delle riviste al femminile, che spesso esaltano bellezze artificiali, della Madonna piacciono i volti che i sommi pittori, a gara tra loro, han saputo darle ora rivestita dal suo candore verginale, ora la personificazione dello stupore di chi si sente madre vera, ora ferita dal dolore del figlio, ora rivestita, splendente come luna, incoronata delle dodici stelle, portata dagli angeli in cielo, desiderosa di raggiungere lo sposo ed il figlio suo.
Ma se ci piace paragonare Maria ad una rosa, che Dante chiama ‘mistica’, sappiamo che a conquistare il nostro commovente e silenzioso affetto è il delicato profumo he emana dal suo stesso essere che, come luna, lo riceve dal sole divino e lo trasmette a noi, se alziamo gli occhi verso di lei.
Maria, fa che durante i nostri, spesso contaminati dallo smog della nostra stupidità, abbiamo da sentire, senza bisogno di dirlo ad alcuno, il profumo dei figli, diventati piccoli e bisognosi di sentirsi dire da Te: “Figlio mio. Mi piace l’odore che emana dalla tua vita e dalla tua persona intera. Spesso odora male, ma io ti pulirò.
A volte inondi di pace e di speranza la nostra vita e quella di chi ti ci è accanto. Dio ci ha messo in cuore un senso infallibile: quello chefa percepire, da come profuma una persona, quello che quella persona è. Maria, portaci come petali fortunati a formare quella rosa mistica che nasce da una terra ben coltivata e che fa dire anche a noi che ‘la vita è bella’.
don Rinaldo Sommacal