Omelie

Omelia del 24 novembre 2013 - Cristo Re (Anno C)

Poco fa abbiamo esclamato, esultanti: “Andremo con gioia alla casa del Signore”. Chi è questo Signore che ci invita a casa sua? Il profeta Samuele ci dice che quel ‘Signore’ è Re. Si comporta con i suoi sudditi come il pastore con le sue pecore. Continua il salmo: “Là sono posti i troni del giudizio”.

Anche il più sprovveduto capisce che quella casa è anche un tribunale e quel Re pastore è anche il Giudice che farà trionfare la giustizia e di fronte al quale nulla rimarrà nascosto. Saremo trasparenti: a Lui, agli altri, a noi. Su questa terra la giustizia può essere manipolata a nostro personale vantaggio e, magari, a danno, più o meno grave, del prossimo. Nella ‘casa del Signore’ no!

Ma chi è questo Re pastore e Giudice infallibile, che offre ad ogni vivente, vita, libertà, volontà, intelletto, per crescere fino a diventare, da creature a figli di quel  Re e Giusto Pastore? Irrompe san Paolo che non vede l’ora di gridare al mondo intero quello che ha visto, sulla via di Damasco, ma che (per sua confessione)non riuscirà mai a manifestarlo nella sua sconvolgente e gioiosa pienezza. Il cuore di quella sua visione fu e rimane la immensa personalità di Gesù, che Dio chiama ‘Figlio’. Paolo invita i cristiani di tutti i tempi e di ogni luogo a ‘ringraziare con gioia Dio padre per Gesù’. Perché? Lo dice con queste parole: “Perché ci  ha liberati dal potere delle tenebre e ci ha trasferiti nel regno del Figlio del suo amore, per mezzo del quale abbiamo la redenzione , il perdono dei peccati”.

Chi è questo ‘Figlio’ che ha un potere così grande che supera la somma dei poteri sparsi in tutto il creato, che solo Dio Gli può essere pari? Alla nostra domanda, Paolo apre finalmente i sigilli che custodiscono i segreti della rivelazione che lo folgorò alle porte di Damasco, mentre lambiva la polvere della terra. Come un fiume in piena Paolo ci risponde: “Egli è immagine di Dio invisibile, primogenito di tutta la creazione. In lui furono create tutte le cose nei cieli e sulla terra. Tutte le cose sono state create per mezzo di lui ed in vista di lui”. Ed ancora: “Egli è prima di tutte le cose e tutte sussistono in Lui”. Alla fine, dopo aver elencato minuziosamente tutte le virtù di questo Figlio di Dio,  conclude: “E’ piaciuto a Dio che abiti in lui tutta la pienezza e che per mezzo di lui ed in vista di lui siano riconciliate tutte le cose”.

Anche se conosciamo la risposta, torniamo a chiederci: “Chi è questo Salvatore e Redentore, Pastore e Giudice, Re dell’intero universo, dal quale noi, piccoli, riceviamo regalità, spesso scialacquata con il malgoverno?" Ogni potente di turno che si definisce ‘RE’, prima o dopo va in frantumi come la statua sognata da Nabucodonosor. Invece Colui che è Re, in pienezza, per sua stessa natura, Pastore e Guida nel tempo presente, Giudice infallibile perché buono, Buono, perché infallibile, è solo Lui, Gesù, che alla domanda di Pilato, rispose con la naturalezza di chi dice la verità: “Sì, io sono re”. Adoramus Te Christe!

don Rinaldo Sommacal