Omelie

Omelia del 29 giugno 2008 - Per Anno XIII

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PER ANNO XIII - ANNO A - 2008

SANTI PIETRO E PAOLO

Il calendario vuole che il 29 giugno avesse da coincidere quest'anno con la domenica tredicesima del tempo ordinario. Il 29 giugno è da sempre il giorno solenne in cui la Chiesa celebra i due più significativi apostoli di Cristo: Pietro e Paolo.

  1. Pietro è la figura emblematica di un uomo qualunque chamato ad essere la pietra d'angolo del nuovo popolo di Dio, la Chiesa.
    Come uomo è la sintesi parlante di tutti i principali difetti e virtù dell'uomo qualunque, cioè di ognuno di noi, eccezion fatta di poche persone, che assomigliano di più all'intrepido e granitico Paolo.
    La cultura di base di Simon Pietro era l'esperienza, trasmessa da padre in figlio, del mestiere del pescatore.
    Come esperto di pesca gli capitò un piccolo-grande incidente professionale che segnò definitivamente la sua chiamata a Cristo.
    Era da poco tornato a riva, con i suoi compagni pescatori.
    Dopo una notte di inutili tentativi, neppure un pesce nella rete. Gesù quel mattino, dopo aver predicato alla folla, disse a Pietro: "Prendi il largo e gettate le reti".
    Pietro, che in fatto di pesca non voleva ricevere lezioni da nessuno, quasi seccato rispose: "Maestro, abbiamo faticato tutta la notte e non abbiamo preso nulla". In parole povere voleva far capire a Gesù che tornare a pescare sarebbe stata una fatica inutile.
    Ma, per un senso di rispetto e di soggezione verso il Maestro, aggiunse: "Sulla tua parola getterò le reti". E le reti si rompevano, tanto si erano riempite di grossi pesci.
    Pietro reagì di istinto, come era sua abitudine. Passò dal pessimismo all'entusiamso, dalla sfiducia alla conversione piena.
    Quale prova più convincente poteva venirgli offerta da Gesù di essere un taumarturgo? Lui, l'esperto della pesca che dice all'incompetente figlio del falegname: "Non è tempo da pesca!" e Gesù che insiste: "Gettate le reti". Quel miracolo, che per noi potrebbe sembrare uno dei tanti, per Pietro, il pescatore, risultò essere "il miracolo" per antonomasia.
    Pietro, stordito da tale prodigio, disse a Gesù:"Allontanati da me, perchè sono un uomo peccatore". Le contraddizioni di Pietro si susseguirono, vita natural durante, fino alla discesa dello Spirito Santo, quando tutta la sua umanità fu ripiena dello Spirito di Verità, che riporrà in lui, come in un tabernacolo vivente, tutta la divina rivelazione, da insegnare, difendere, purificare, verificare, portare a compimento lungo la storia con un magistero infallibile.
    Altro episodio illuminante su Pietro. A Gesù che chiede ai discepoli. "E voi chi dite che io sia", risponde Simone: "Tu sei il Cristo, il figlio di Dio".
    Gesù in risposta:"Tu sei Pietro e su questa pietra edificherò la mia Chiesa" che nessuna potenza potrà distruggere.
    Ma subito dopo, a Pietro, che si opporrà alla previsione della sua passione e morte, Gesù dirà: "Tu mi sei di scandalo, perché non pensi secondo Dio, ma secondo gli uomini".
    Pietro, senza rinunziare alla sua umanità, accolse la presenza e l'azione dello Spirito Santo. Oltre ad essere per noi la roccia sicura su cui poggia la nostra fede, è anche l'esempio più incoraggiante di quel benefico rapporto che ci deve essere tra umanesimo e cristianesimo e viceversa.
  2. E Paolo? Avremo modo di parlarne diffusamente durante tutto quest'anno, detto "paolino", in occasione dei 2000 anni dalla nascita di Paolo di Tarso. Rispetto a Pietro, Paolo è di tutt'altra tempra. Fu radicalmente coerente a ciò in cui credeva.
    Laureatosi nelle sacre scritture veterotestamentarie, si adoperò con tutte le sue forze, fino a far uso della violenza, per spegnere sul nascere quella religione nella religione che si andava diffondendo velocemente in Gerusalemme, in tutta la Palestina e anche oltre, la religione che predicave Gesù essere il messia atteso.
    Si mise in viaggio verso Damasco, con l'intento di catturare tutti i seguaci di Gesù. Paolo non si sarebbe mai convertito sulla strada della dialettica. Lo sapeva Gesù, che lo colpì con l'arma invincibile, la rivelazione diretta: un mistico duello dove vinse il più forte. Cadde a terra Saulo il persecutore. Si rialzò l'apostolo delle genti.

Il Parroco: don Rinaldo Sommacal