Omelie

Omelia del 2 febbraio 2008 - Presentazione di Gesù al Tempio

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PRESENTAZIONE DI GESU' AL TEMPIO (CANDELORA) - ANNO A - 2008

Stiamo celebrando la liturgia della "presentazione del neonato Gesù al tempio di Gerusalemme". Ogni celebrazione liturgica è un corpo dalle molte membra.

Ogni parte ha la sua importanza vitale e tende a far crescere la nostra Chiesa, il corpo mistico di Cristo. Vediamo alcune di queste membra mistiche che stiamo generando.

  1. Una processione.
    Si muove verso il tempio la sacra Famiglia di Nazaret, obbediente alla legge antica.
    Ma anche altre persone, illuminate dallo Spirito Santo, si alzano e vanno al Tempio. Sono Simeone ed Anna, due vegliardi che rappresentano la lunga attesa messianica del popolo di Dio.
    Sono per noi il simbolo di ogni uomo, di ogni popolo, di ogni religione, di ogni cultura che sentono di doversi mettere in cammino verso la luce, per liberarsi da quella preoccupante ombra che può calare su ogni comunità, anche la più santa, quando, per la tiepidezza, possono venir meno le verità ricevute in dono, che sono la fede nell'unico vero Dio, la speranza nella vita eterna, la carità che dovrebbe sovrana ispirare tutte le leggi dell'uomo.
  2. Una candela in mano.
    E' il simbolo di chi, sentendo il bisogno di Dio e dei valori che vengono dalla verità e alla verità portano, di essi diventa un perenne, assetato e convinto pellegrino verso la luce piena.
    Già la sete naturale di Dio e della verità è una fiammella accesa.
    Ma quella tenue luce aspira alla fonte della luce.
    Nei tempi antichi Dio inviò a noi uomini di luce.
    Furono i profeti.
    Le profezie erano fiaccole accese, ma tutte predicavano la venuta di una luce piena che avrebbe trasformato le nostre umane fiammelle in sole sfolgorante, capace di dissipare le tenebre.
    Con le candele accese in mano, abbiamo percorso un tratto di strada.
    E' il simbolo di ogni uomo che cerca Dio, in particolare del cristiano: un perenne pellegrino verso la luce piena che è Dio. E' quello che il sinodo diocesano ci propone di raggiungere: essere una Chiesa sempre in movimento verso la luce, verso Dio, anche se è faticoso.
  3. Simeone. Questo pio vegliardo ci dice che, per arrivare alla sorgente della vera luce, è necessario andare con fede al tempio.
    Se nonché Simeone, giunto al tempio di Gerusalemme, vede le sacre pietre secolari, che i pellegrini toccavano con venerazione, come la casa di Dio, tornare ad essere solo un simbolo del tempio.
    Era sorto il nuovo tempio di Dio, Gesù .
    Simeone in Gesù vide l'atteso da secoli, vide in lui la luce, vide il Dio fatto uomo e sentì la sua umanità riempirsi di Dio. Lo prese tra le braccia timorate di Dio e cantò il suo "te Deum".
    Disse la preghiera che la Chiesa ancor oggi consiglia a tutti come preghiera della sera: "Ora lascia o Signore che il tuo servo vada in pace... perché i miei occhi hanno visto la tua salvezza,... luce per illuminare le genti e gloria del tuo popolo".
  4. Infine una offerta singolare.
    Maria e Giuseppe, portando il neonato Gesù al tempio, non intendevano mostrarlo al mondo quale Messia.
    Maria e Giuseppe fecero quello che dovrebbe fare tutti i genitori.
    Ogni genitore, davanti alla prodigiosa nascita di un figlio, dopo lo stupore per avere tra le mani un miracolo vivente, dovrebbe mettersi in ginocchio davanti al Signore e dirGli:"Abbiamo generato un prodigio. Ma la nostra paternità e maternità, il nostro figlio sono tuo dono. Grazie. E' tuo. Lo riscattiamo offrendoti in cambio la nostra promessa di essere obbedienti alla Tua volontà".
    Tra noi cristiani la presentazione dei neonati al tempio avviene con la richiesta e la celebrazione del battesimo. Il battesimo è il sacramento che immette i figli dell'uomo nel figlio di Dio; il rito del battesimo si conclude con la consegna della candela, accesa al cero pasquale. Il celebrante la consegna dicendo: "Ricevete la luce di Cristo". Porteremo a casa la candelina benedetta. Torniamo a riaccendere la nostra fede in Cristo, "luce del mondo".

Il Parroco: don Rinaldo Sommacal