Omelie

Omelia del 13 gennaio 2008 - Battesimo di Gesù

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BATTESIMO DI GESU' - ANNO A - 2008

A Natale abbiamo rivissuto Gesù, il Salvatore, l'atteso Messia, che si manifestò ai pastori, cioè agli umili, agli anonimi.
Il sei gennaio furono i saggi che, usando della loro sete di ricerca, guidati dalla stella, arrivarono a Gesù, lo riconobbero e lo adorarono.
Oggi Dio in persona manifesta l'Emmanuele a tutti i credenti, impersonati dalle folle, che, in attesa del Messia, accorrevano al fiume Giordano per farsi battezzare da Giovanni il Battista.

  1. Ricostruiamo il fatto.
    "Gesù andò al Giordano per farsi battezzare".
    Giovanni lo riconobbe.
    Giovanni aveva detto di Gesù: "Dopo di me verrà uno che è più grande di me... Lui deve crescere ed io diminuire".
    A Gesù, che gli chiese il battesimo di penitenza, Giovanni rispose:"Tu vieni da me? Io ho bisogno di essere battezzato da te".
    Ma Gesù, con amabilità e fermezza, insistette e Giovanni lo battezzò.
    Dopo il rito, "si aprirono i cieli ed egli vide lo Spirito Santo scendere come colomba e venire su Gesù. Ed una voce dal cielo disse:"Questi è il Figlio mio prediletto, nel quale mi sono compiaciuto".
  2. Ed ora alcune riflessioni.
    Non va lasciata per strada nessuna delle parole con cui viene raccontato a noi il battesimo di Gesù. Gesù, chiedendo il battesimo, ha due scopi da raggiungere:
    1. Lui, l'innocente, il senza-colpa, entra nel fiume Giordano, simbolo dell'umanità diventata un fiume inquinato dal peccato.
      Gesù liberamente si lascerà avvolgere e travolgere da quelle onde.
      Solo lasciandosi inghiottire dal peccato dell'umanità, Egli, raggiunta la sua radice, lo potrà distruggere e, quindi, risanare il fiume Giordano, cioè l'umanità.
    2. Ma Gesù farà anche un altro miracolo: al rito penitenziale del battesimo di Giovanni fece compiere un salto di qualità.
      Se fino a Giovanni il battesimo era un prezioso rito penitenziale, lo stesso rito, fatto proprio da Gesù, diventò segno sacramentale che purifica, ma che soprattutto fa immergere il battezzando in Gesù, il risanato e risanante fiume Giordano.
  3. Cos'è il battesimo cristiano e cosa dona al battezzato?
    Il battesimo, per volontà di Cristo, è il sacramento principale che annuncia e dona la salvezza, sorgente di tutti gli altri sacramenti.
    Il battesimo è il passaggio del mar Rosso e del fiume Giordano.
    Si nasce umani, i più nobili del creato, ma pur sempre e solo creature. Il battesimo ci fa rinascere figli di Dio in Cristo.
    All'invito di una impari alleanza con Dio, Adamo ed Eva crollarono sotto il peso di tanta grandezza.
    Bello, ma impossibile che l'uomo entri, con le sue sole forze a far parte della famiglia di Dio.
    Impossibile all'uomo, ma non a Dio.
    Ed ecco Dio farsi uomo in Gesù Cristo, farsi fiume Giordano, farsi natura umana, purificarla dalla sua colpa ed innestarla nella sua stessa divinità.
    Chi riceve con convinzione il battesimo, riceve Gesù in persona.
    Quel Gesù, che ha chiesto a noi l'umanità, ci dona la sua divinità, per cui noi, figli dell'uomo, in Cristo diventiamo figli di Dio.
    Il battezzato esce dal fonte battesimale dando a Gesù un nuovo volto e ricevendo da Gesù una presenza vitale nel suo corpo mistico.
  4. Il battesimo di Gesù nel Giordano ci rivela pure chi è Dio ed i nuovi rapporti che nascono tra il battezzato e la famiglia divina.
    Dio chiama Gesù "mio figlio". Afferma così due verità: che il Dio di Gesù Cristo è Padre e che Gesù Cristo è il Figlio di Dio, quindi uguali in natura e distinti come persone.
    Ma Gesù è anche il figlio di Maria, quindi la persona di Gesù gode di due nature distinte: la divina e la umana.
    Far concepire Dio nel grembo della Donna ed elevare nel battesimo la natura umana alla divinità è opera dello Spirito Santo, la terza persona divina.
    Come su Gesù, su ogni battezzato Dio Padre proclama con gioia immensa:"Tu sei mio figlio prediletto". Il paradiso fa festa grande.

Il Parroco: don Rinaldo Sommacal