Omelie

Omelia di domenica 25 marzo 2007 - Quaresima V

QUARESIMA V - ANNO C - 2007

  1. Oggi l'impatto con la Parola di Dio è sorprendentemente bello.
    Promette un futuro entusiasmante.
    Per mezzo di Isaia profeta, Dio dice:"Ecco, io faccio una cosa nuova, proprio ora germoglia, non vi accorgete?" Ed aggiunge: "Aprirò una strada nel deserto, immetterò fiumi nella steppa". Parole pregne di un imminente futuro che sgomina i nemici della vita, antichi e nuovi. Quali i nemici? Ieri aveva i suoi nemici, oggi abbiamo i nostri e sono tanti.
    Spesso sono tutte quelle notizie, quelle proposte, quelle azioni, quelle culture che, apparentemente benevoli e favorevoli all'uomo, in realtà diffondono squallore, pessimismo, scoraggiamento, fino alla disperazione. I più fragili finiscono per pensare che la vita non sia un dono, ma una disgrazia. Questo pessimismo serpeggia ovunque, ma sembra trovare terreno particolarmente favorevole nella nostra terra, così baciata dalla bellezza.
    Fragile in particolare è la psicologia degli adolescenti e dei giovani.
    Cosa fanno e dicono certi strumenti di comunicazione di massa?
    Ipocritamente dicono di informare, subdolamente invece minano la speranza, uccidono la fiducia, storcono le verità, agitano le acque, lanciano sospetti, sbeffeggiano ogni autorità, diffondono il dubbio sistematico, indicano paradisi artificiali e bugiardi.
    Non sempre si coglie lo scopo di certe notizie, ma certamente c'è e non sempre è onesto. Nessuno fa nulla per nulla.
    E' bene informare, per aiutare a migliorare conoscenza, prudenza, vita.
    Ma guai a chi, approfittando del bisogno della gente di essere informata, avesse da nascondere scopi di losco interesse privato.
    Se l'informazione è necessaria, non è legittima la manipolazione occulta, che vuol far recepire le cose in un certo modo, per poi adescare le persone ai propri scopi, quasi sempre suggeriti da un profitto, o economico, o politico, o ideologico.
  2. Chi sarà in grado di scendere entro questo inquinato Mar Rosso e purificarlo dalla sua negatività?
    Isaia lo profetizza. Gesù lo esegue.
    Usando un infelice, ma spero efficace esempio, dico che Gesù è il filtro che purifica l'intera umanità inquinata.
    E' sceso entro il fiume Giordano, assumendo l'umanità.
    La sua natura umana ha totalmente assorbito la nostra natura umana, peccato compreso. L'ha fatta passare attraverso la sua natura divina, purificandola in tutte le sue parti.
    L' ha rimessa in corsa, perchè risanasse ogni steppa e ogni deserto.
    Davanti a questa "cosa nuova" operata da Cristo, l'apostolo Paolo esclama:"Tutto io reputo una perdita di fronte alla sublimità della conoscenza di Cristo Gesù, mio Signore, per il quale ho lasciato perdere tutte queste cose e le considero come spazzatura".
    Ciò che degrada l'uomo è solo "perdita", solo "spazzatura".
    Ma non sempre il degrado morale dell'uomo ci appare tale, soprattutto perchè presentato oggi, in modo assordante, come "terra promessa", come felicità alla portata di tutti.
  3. C'è una aperta sfida tra le due "cose nuove", l'una promessa dalla civiltà dei consumi e l'altra dalla civiltà del vangelo.
    • La civiltà dei consumi ti fa vedere che in quel prodotto c'è ciò che cerchi, ma anche che devi passare da un prodotto all'altro velocemente, perchè il singolo prodotto finisce presto.
      "Produrre e consumare; consumare per produrre", è la sua norma.
    • Il vangelo, invece, ti propone di rinunciare a tutto per "guadagnare Cristo".
      Cristo, che è l'autore di tutto ciò che esiste, ti insegnerà anche la strada che porta alle cose, all'inventiva, al benessere, ma senza idolatrare l'oggetto delle tue concupiscenze, bensì per usarlo al raggiungimento di quella "cosa nuova" che non si consuma, anzi cresce, che è l'amore per Dio e per il prossimo, che ti fa dire a chi ti ha offeso: "...neanche io ti condanno; d'ora in poi non peccare più".
    Non è uccidendo il peccatore che si loda Dio, si ripara la colpa, si purifica l'umanità.
    Per non ucciderci gli uni gli altri, poichè siamo tutti peccatori, andiamo alla scuola di Gesù, la cosa veramente nuova.
    "Gesù è il Signore!".

Il Parroco: don Rinaldo Sommacal