Consiglio Pastorale

Benvenuto don Attilio!

Saluto della Comunità Parrocchiale a Mons. Attilio Zanderigo, nel suo ingresso come nuovo parroco della Parrocchia Duomo-Loreto.

Ho l’onore di porgere il questa occasione speciale il saluto e il benvenuto al nostro nuovo Parroco, da parte del Consiglio Pastorale Parrocchiale del Duomo-Loreto. Una comunità che è consapevole di essere portatrice di una grande duplice eredità, cosa che comporta anche un doppio impegno. Il Duomo è non solo la parrocchia più antica della Diocesi, ma è anche quella che è la custode della cattedra del Vescovo, con tutta la responsabilità che quindi ci compete in merito all’annuncio e alla conferma della Fede. Loreto a sua volta ci ricorda che è la casa dell’Incarnazione, il punto di contatto tra terra e cielo, tra l’umanità e Dio. Simboli importanti, e quindi responsabilità altrettanto importanti.

Siamo una comunità piccola, nei numeri, ma come insegna il Vangelo di Luca (al v. 12,32) anche un “piccolo gregge”  non ha nulla da temere.  Piccolo gregge, ma con grandi sfide davanti a sé: tanti anziani, pochi giovani, poche famiglie nuove, tanti “lontani” da avvicinare… Grandi sfide, ma anche “grande bellezza”: il Duomo stesso, innanzitutto, ma anche il Piave a la Schiara tutto intorno.  E una grande bellezza, naturalmente, più nel senso salvifico di Dostojevski che in quello puramente estetico di Sorrentino…

Ma abbiamo anche una grande ricchezza, che non sta solo nell’arte delle nostre chiese. La nostra comunità è custode ed è anche terminale e punto di contatto di tante storie e di tante culture, come dimostrano con la loro presenza tra noi questa sera il nuovo Parroco, che arriva dal Comelico, cioè dalla grande tradizione di Aquileia a cui era legato il Cadore e che tramite i Santi Ermagora e Fortunato ci ha portato la Fede da Nord Est; ma abbiamo qui anche il nostro Vescovo Renato, che ci è stato donato dalla chiesa di Padova, l’altra fonte della nostra Fede, arrivata da sud ovest tramite San Prosdocimo.

E poi abbiamo in questa nostra chiesa cattedrale i corpi di due dei nostri santi patroni, San Lucano, legato anche alla diocesi di Bressanone, che ci ricorda il legame antico con il nord, e San Joatà, un martire africano le cui spoglie sono arrivate a noi dalla Libia su un barcone nel X secolo, a ricordarci il nostro legame perenne con ogni sud del mondo. Perché in questa comunità, anche oggi, abbiamo tanti nuovi arrivi, spesso portatori di nuovi e diversi valori, che interpellano noi, la nostra carità, la nostra identità cristiana, la nostra coerenza.

E, ancora, abbiamo la grande eredità di Papa Luciani, quel “don Albino” che per tanti anni ha servito questa chiesa cattedrale, che ci ricorda sempre col suo motto “Humilitas” quale deve essere il modo di agire e di essere dei cristiani.

In conclusione, tutti noi qui oggi in Duomo, ma tutta la comunità della parrocchia del Duomo/Loreto, sappiamo di avere una grande responsabilità, che non sta certo in una presunta autorità, ma nell’autorevolezza che dobbiamo saper dimostrare. Dobbiamo essere di esempio, per riuscire ad essere non solo credenti ma anche credibili. Per questo, lungo questa strada, don Attilio, ci guidi, ci aiuti e ci accompagni.

Marco Perale, a nome del Consiglio Parrocchiale