Consiglio Pastorale

Grazie don Rinaldo!

Saluto della Comunità Parrocchiale a Mons. Rinaldo Sommacal, a conclusione del suo servizio Pastorale nelle Parrocchie Duomo e Loreto e nella Forania di Belluno.

Carissimo don Rinaldo,

tutta la sua vita e il suo impegno pastorale ci insegnano una cosa chiara: i sentimenti più veri sono quelli che si possono raccontare con parole semplici. Le parole semplici entrano nell’animo di tutti e intrecciano legami che hanno il sapore di famiglia. Una famiglia, è così che lei ha da sempre interpretato il suo impegno pastorale nella nostra comunità; è stato pastore e padre per tutti. Oggi che dobbiamo salutarci, la sua famiglia si stringe attorno a lei con riconoscenza.

E così è più facile anche per noi raccontare in questo breve saluto 40 anni di vita come si racconta la storia di una famiglia. Scorrono nei nostri e nei suoi ricordi le immagini del tempo della gioia, del dolore, della quotidianità, le fotografie impresse nell’anima dei momenti di vita cristiana, dedicati ai sacramenti o alle persone. 

In tutto questo lei è stato padre e maestro, ci ha dato l’occasione di approfondire la dottrina, i temi sociali e il valore profondo della nostra fede nelle vicende quotidiane. Le occasioni per tutti, dal catechismo dei bambini alla formazione giovanile, dagli approfondimenti per gli adulti ai momenti di spiritualità.

Ci ha insegnato la bellezza del lavorare assieme, coinvolgendo i laici nell’impegno concreto, raccogliendo attorno a sé molti collaboratori, sacerdoti, animatori, catechiste, cantori, chierichetti, e volontari nei campi dell’assistenza ad anziani, disabili e ammalati. Ha dato a noi in questi percorsi quella  fiducia che un padre sa dare con discernimento. 

Ma oggi che la salutiamo, noi che siamo la  sua famiglia non possiamo non dire di come questa unione è stata possibile grazie al suo modo di essere pastore tra noi: il continuo e instancabile dialogo, l’ascolto dei nostri problemi e delle nostre storie umane, l’accoglienza generosa, il suo essere guida spirituale e amico, insegnante e compagno di banco. Perché si insegna anche e soprattutto con l’esempio, con la personalità, il carisma. 

E così siamo cresciuti, in fede e umanità, ascoltando le sue omelie brevi ma chiare e incisive, leggendo i Bollettini Parrocchiali San Martino capaci di profondità teologica e proposti in maniera intelligente.

Abbiamo apprezzato il suo coraggio nell’affrontare temi difficili per farci conoscere il Vangelo e la dottrina della Chiesa e applicarla alla realtà di ogni giorno; primi fra tutti i temi della famiglia, e dunque del matrimonio, dei figli, dei separati e divorziati, ma anche i temi dell’accoglienza.

La memoria continua a scorrere in questo album ideale di famiglia; i restauri della casa parrocchiale di Loreto, il suo museo, l’acquisizione e sistemazione di un’ala dell’ex ospedale per adibirla a sala di incontro, il sagrato pensato come oratorio,  lo sforzo continuo di organizzare la vita della comunità per dare risposte efficaci in una realtà in continua e rapida evoluzione. E ancora, le occasioni di festa per tutti a La Vena d’oro e in Valpiana, i campeggi a Bieter per i giovani.

Fino agli eventi forti come l’unificazione delle due comunità parrocchiali, condotta superando  timori, lamentele, dubbi, l’interesse sentito per le dinamiche sociali della città, dal problema dello spopolamento al tema della perdita del lavoro. Sollecitando pubblico e privati a scelte a favore delle famiglie affinché possano restare o tornare in centro.

Ognuno di noi potrebbe poi raccontare ricordi personali, legati alla visita a tutte le famiglie che abitano il territorio della parrocchia Duomo Loreto, incontro confermato anche nei periodi in cui la salute non aiutava. Visita attesa da tutti in particolare dai parrocchiani colpiti nell’animo e nel fisico.

Senza dimenticare i momenti di preghiera: la 24 ore di Adorazione Eucaristica in Quaresima e in Avvento, le meditazioni condotte da una guida spirituale per cinque sere di intensa suggestione. La formazione culturale e teologica ai membri del Consiglio Pastorale ogni inizio anno di attività.

E ci ha cresciuti come una famiglia, portandoci nella chiesa diocesana: ricordiamo vent’anni fa l'avvio all'esperienza, promossa dal Sinodo diocesano, dei Consigli Pastorali Foraniali, nuovo modo di fare ed essere Chiesa. Da subito lei ha guidato quello di Belluno con 12 parrocchie e ampliato poi fino a 22 accompagnandole con volontà, determinazione, capacità di ascolto, contributo di idee, riflessioni, volontà aggregante, cose tutte che hanno permesso di superare anche momenti di difficoltà che non sono mancati. E’ stato un percorso sempre e comunque teso a far sì che si potesse operare in comunione per una crescita spirituale ed umana di profonda attenzione e rispetto alle esigenze di ogni parrocchia. E di questo non possiamo che esser riconoscenti.

Tanti di noi sono testimoni della sua disponibilità. In particolare gli anziani e gli ammalati conserveranno un ricordo speciale del loro Pastore; da sempre li ha messi al primo posto. Come al primo posto è stata la carità, la dedizione al più debole, l’aiuto spirituale ma anche materiale: ce lo ha dimostrato in prima persona, con gesti, parole e con l’essere sempre pronto a impegnarsi con generosità, come nel caso del Cantiere della provvidenza, fondato per costruire un modello di sussidiarietà che aiuti alla riconquista della dignità umana di persone in situazioni di fragilità momentanea.

Il Vescovo Renato ci ha assegnato come nuovo parroco Mons. Attilio Zanderigo, che accoglieremo tra breve domenica 18 settembre. Alla sua guida pastorale ci affideremo con fiducia, speranza e buona volontà.

Don Rinaldo, sono tanti gli insegnamenti e i ricordi che ci lascia; prendiamo l’impegno di uno a titolo simbolico per comprenderli tutti. Cogliamo cioè l’invito a  prenderci cura di questa comunità-famiglia per renderla, qui dove viviamo, sempre più umana e fraterna e salda nella fede. Questa sarà sempre casa sua, questa sarà sempre la sua famiglia. 

Grazie, don Rinaldo, un abbraccio affettuoso da tutti noi. 

Giorgio Zampieri, per il Consiglio Pastorale Parrocchiale e Foraniale

Belluno, domenica 4 settembre 2016