Attività parrocchiali

Festa della Parrocchia 8 dicembre 2007

Festa Invernale della Parrocchia - Solennità dell’Immacolata Concezione - 8 dicembre 2007

 

CANTO DI INGRESSO

I cieli narrano la gloria di Dio
e il firmamento annuncia l'opera Sua.
Alleluia, alleluia, alleluia, alleluia.

Il giorno al giorno ne affida il messaggio 
la notte alla notte ne trasmette notizia,
non è linguaggio, non sono parole, di cui non si oda il suono. 

I cieli narrano …

Là pose una tenda per il sole che sorge
è come uno sposo dalla stanza nuziale,
esulta come un prode che corre con gioia la sua strada. 

I cieli narrano …

La legge di Dio rinfranca l'anima mia,
la testimonianza del Signore è verace.
Gioisce il cuore ai suoi giusti precetti che danno la luce agli occhi.

I cieli narrano …

 

COLLABORATORI DELLA CREAZIONE

La vocazione della Parrocchia, ce lo ricorda il Libro Sinodale, è racchiusa in tre parole: comunione, missione, testimonianza. Che non possono prendere forma come momenti separati, quasi che la vita di ciascuno di noi fosse ritagliata in tanti pezzi non comunicanti tra loro: quello del lavoro, della famiglia, del culto, delle attività parrocchiali, dell’impegno civile e politico e così via; ma che al contrario devono ispirare ogni momento della nostra vita.

 In questa nostra festa, tradizionale ed amata da tutta la comunità, desideriamo dedicare la nostra attenzione su una particolare dimensione della vita che ci coinvolge tutti: quella del lavoro. Lavoro nel senso tradizionale del termine, ossia l’impegno professionale. Ma anche quelle altre tre forme di lavoro che sperimentiamo nell’arco della nostra vita: il lavoro domestico, nel senso della gestione della casa, dell’educazione dei figli e dell’assistenza ai parenti in situazione di bisogno; lo studio; e l’impegno civile, ossia quel mettere a disposizione della comunità il proprio tempo e le proprie capacità in attività parrocchiali, nel volontariato, in politica. 

Sono le quattro forme di impegno che, armoniosamente distribuite, costruiscono la comunione; che vissute nella loro sacralità diventano missione; che esercitate con rigore etico, con generosità e nell’amore reciproco fruttano testimonianza; e che nell’insieme generano ciò che chiamiamo economia. Di questo termine dobbiamo recuperare il significato originario: non quello riduttivo, concentrato sui soli aspetti della produzione; bensì quello più ampio di gestione delle risorse per realizzare il bene comune.  

Dio ha chiamato l’uomo, attraverso il proprio lavoro, ad una vocazione altissima: quello di essere collaboratore della creazione: artefice umile, rispettoso e intelligente di un mondo come egli l’ha voluto, a sua immagine e somiglianza. Per questo vogliamo offrirgli, attraverso la liturgia di oggi dedicata a Maria, colei che sulla terra è stata trasparenza di Dio, la fatica e la gioia del nostro lavoro. Vogliamo guardarle in una luce nuova, purificata dalla ruggine del quotidiano; vogliamo abbracciarle con rinnovato entusiasmo e responsabilità, perché la nostra vita e la vita della nostra comunità diventi comunione, missione e testimonianza.  

 

PREGHIERA DEI FEDELI

Signore Gesù, annunciatore del Vangelo che libera e salva, Tu che hai dato ai tuoi discepoli il dono di essere sale della terra e luce del mondo, fa che il nostro lavoro sia vissuto come testimonianza convinta e gioiosa di fede e di vita cristiana, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Signore Gesù, Ti preghiamo per tutti i lavoratori, fa che ogni persona abbia vivo e forte il senso dei diritti e dei doveri, della dignità e della responsabilità del proprio lavoro, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Maria, Madre di Cristo e della Chiesa, aurora e speranza di una umanità nuova, dona al mondo la pace vera e duratura, frutto di verità, giustizia, e solidarietà, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

 

PROCESSIONE OFFERTORIALE

Da piccolo, Signore Gesù, in una bottega di artigiano, ti sei guadagnato il pane col sudore della tua fronte. Da allora il lavoro ha acquistato una nobiltà divina. Con il lavoro ci convertiamo in compagni e collaboratori di Dio e in artefici della nostra storia. Il lavoro è l’incudine su cui l’uomo forgia la sua maturità e la sua grandezza, la farina con cui impasta il pane quotidiano. Dacci, Signore, la Grazia di poterti offrire sempre il lavoro quotidiano come un gesto liturgico, come una messa vivente, a gloria Tua e al servizio dei fratelli. Con questo spirito, insieme prepariamo la nostra mensa.

 

CANTO DI OFFERTORIO

Ti offriamo Signore il nostro vivere
con tutto il peso, e la gioia dei giorni.

Ti offriamo Signore le nostre mani
molte volte sono vuote ma ricercano te.

Ti offriamo Signore la vita del mondo 
e nelle Tue mani ricominciamo con te.

Ti offriamo Signore le nostre croci,
il coraggio di amare dei santi di oggi.

Ti offriamo Signore le nostre forze
perchè il tuo volere sia in cielo e in terra. 

Ti offriamo Signore queste speranze,
le nostre famiglie e i bambini del mondo.

Ti offriamo Signore la nostra Chiesa
la nostra famiglia su tutta la terra.

 

CANTO DEL PADRE NOSTRO

Padre nostro tu che stai in chi ama verità
ed il regno che lui ci lasciò venga presto nel nostro cuor
e l'amore che tuo figlio ci donò,
o Signor, rimanga sempre in noi.

E nel pan dell'unità dacci la fraternità
e dimentica il nostro mal che anche noi sappiamo perdonar.
Non permettere che cadiamo in tentazion
o Signor, abbi pietà del mondo.

 

CANTO DI COMUNIONE

Si addormentano i sogni e la luna
là dove la terra si incontra col cielo
e abbagliati dalla tua luce si aprono piano 
cercando il tuo sguardo gli occhi del mondo.

Salgono in cielo le mie speranze
così nel vento corrono via
inseguendo nubi e illusioni
cercando Chi all'alba saprà ridare la luce alla vita.

Se tu non sei un angelo del cielo
lo sarai qui sulla terra;
questo chiede Dio alla tua vita
Scoprirai il segreto del mattino
nel giorno dell'amore.

Si allontanano le luci al tramonto
ricordi di un giorno speranze emozioni
con le stelle volano via verso di te 
la dove la terra si incontra col cielo

La felicità è il bene che fai
e la tua missione se ascolterai
il richiamo di un flauto che risuona lontano
voce di Dio segreto del giorno. 

Se tu non sei …

 

CANTO DOPO LA COMUNIONE

Giovane donna attesa dall'umanità;
un desiderio d'amore è pura libertà.
Il Dio lontano è qui vicino a te,
voce silenzio annuncio di novità.

Ave Maria.

Dio t'ha prescelta quel madre piena di bellezze
ed il suo amore t'avvolgerà con la sua ombra
grembo per Dio venuto sulla terra,
tu sarai madre di un uomo nuovo.

Ave Maria.

Ecco l'ancella che vive della tua parola;
libero il cuore perchè l'amore trovi casa.
Ora l'attesa è densa di preghiera
e l'uomo nuovo è qui,in mezzo a noi.

Ave Maria.

 

CANTO CONCLUSIVO

Cantate al Signore un cantico nuovo,
spende la sua gloria!
Grande è la sua forza, grande la sua pace,
grande la sua santità.

In tutta la terra popoli del mondo
gridate la sua fedeltà!
Musica di festa musica di lode
musica di libertà.

Agli occhi del mondo
ha manifestato la sua salvezza!
Per questo si canti, per questo si danzi,
per questo si celebri! 

In tutta la terra… 

 

ARTICOLO SULLA FESTA DELLA PARROCCHIA
(F.Daniela Patron - pubblicato sull'Amico del Popolo)

Lo scorso 8 Dicembre la Parrocchia Duomo-Loreto ha solennemente festeggiato la propria protettrice, la Madonna Immacolata. Mentre le vie della città erano invase di primo mattino da sgambettanti e festosi Babbo Natale, nelle stanze di Loreto si lavorava alacremente per imbandire nel migliore dei modi l'annuale pranzo offerto ai parrocchiani.

Ci sono voluti un po' di lavoro, un minimo di organizzazione, molta allegria, oltre agli immancabili scambi di ricette, per far volar via la mattinata.

Poi, alle 11, la chiesa gremita ha ribadito quanto i parrocchiani siano legati a questa ricorrenza, che pur lieta e festosa, è sempre ricca di significati. Quest'anno infatti tutta la funzione religiosa è stata accuratamente preparata dai celebranti e dal consiglio parrocchiale ispirandosi al tema del lavoro. Lavoro inteso non come fardello biblico, inevitabile punizione seguita al peccato originale, ma come strumento che Dio ci ha dato per operare sulla natura e nella società responsabilmente.

E' infatti con il nostro lavoro, di qualsiasi tipo esso sia, retribuito o donato agli altri, in evidenza nel campo politico o nascosto tra le mura di casa, che diventiamo costruttori del mondo e artefici della Storia. Se ispirati dalla coscienza cristiana possiamo guardare al lavoro con occhi nuovi, trasformando la fatica umana in fonte di fraternità e di giustizia.