Attività parrocchiali

Festa della Parrocchia 25 maggio 2008

Festa della Parrocchia e della famiglia - Valpiana 25 maggio 2008

 

CANTO DI INGRESSO

Mi sveglio al mattino e apro gli occhi al mondo
ti sento a me vicino, tu chiami e io rispondo;
e tutta la mia vita è come una chiamata:
tu parlami Signore e io risponderò.

Eccomi Signore, cosa vuoi ch’io faccia?
Parlami Signore, ti risponderò.

I primi tuoi discepoli accolsero il tuo invito
e grandi moltitudini ti hanno poi seguito;
anch’io mio Signore, ti voglio ascoltare,
tu guidi la mia vita, con Te camminerò.

Eccomi...

 

TESTIMONI DELLA SPERANZA

Siamo qui per una giornata di gioiosa convivialità, con i nostri familiari, parenti e amici; persone della nostra parrocchia, ma anche persone di altre parrocchie alle quali diamo il nostro cordiale benvenuto. 

Come in una famiglia, molti tra noi si sono rimboccati le maniche per rendere gioioso questo incontro, chi preparando il pranzo, chi la sede, chi animando la liturgia, chi animando giochi. A tutti siamo grati per questo generoso impegno.

Come è da tempo consuetudine, dedichiamo la festa di oggi ad un tema, attinto dal Libro Sinodale: quello della testimonianza. Il Libro ci ricorda che è compito nostro – di persone che hanno deciso di seguire Cristo – e della nostra comunità andare incontro agli uomini del nostro tempo testimoniando che “anche oggi è possibile, bello, buono e giusto vivere l’esistenza umana conforme il Vangelo, e nel nome del Vangelo contribuire a rendere nuova l’intera società” (Libro Sinodale, 195). 

Testimoniare non è dire agli altri cosa debbono fare; men che meno imporre ad altri la propria visione; è far sentire agli altri - con la testimonianza della nostra vita, nel piccole cose della vita quotidiana come nelle grandi scelte - il “profumo del cielo”. Come in cielo, così in terra, reciteremo nel Padre Nostro: come in cielo – nella Trinità - così in terra – nell’umanità. 

L’Eucarestia, ponte tra la terra e il cielo, che oggi celebriamo gioiosamente saliti sulla montagna, con la corona delle nostre belle valli e delle nostre Dolomiti, sia per noi il punto fermo per ritrovare la bussola della nostra vita e per orientare la testimonianza della nostra comunità.

 

PREGHIERA DEI FEDELI

Per i bambini e i ragazzi che si accostano ai Sacramenti della Prima Comunione e della Cresima: perché sappiano trasmettere ai familiari il loro entusiasmo per il rinnovato rapporto con Dio, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Per coloro che si impegnano nel sempre più difficile ruolo di genitori, perché sappiano proporsi con coerenza nella consapevolezza che il loro esempio è fondamentale nella crescita spirituale dei figli, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Per gli insegnanti, gli educatori, i catechisti, perché sappiano interpretare con amore il proprio ruolo di guida e modello, aiutando i ragazzi a scoprire il progetto di vita che Dio ha su di loro, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Perché lo spirito cristiano che ci anima possa trasformare il lavoro e le occupazioni quotidiane in una vera fonte di fraternità e di giustizia, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Per le giovani coppie che stanno ponendo le basi per una vita insieme, perché sappiano essere testimoni degli autentici valori cristiani tramite le loro scelte e i loro propositi, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Per gli sposi che nel tempo hanno consolidato la loro unione, testimoniando l’importanza della famiglia come nucleo fondamentale della comunità cristiana, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Per le persone anziane delle nostre famiglie e della comunità parrocchiale, perché con la loro esperienza, i loro saggi consigli e il loro amore possano essere punto di riferimento ed esempio per tutti noi, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Per le persone che avvertono il peso della solitudine, perché si sentano parte vitale di una comunità alla quale sono chiamati a trasmettere i propri valori cristiani, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Per le persone impegnate nel volontariato, perché nel loro adoperarsi per gli altri rendano tangibile il grande amore di Dio per gli uomini, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

Per noi tutti, perché la vita all’interno della nostra comunità parrocchiale sia fondata su relazioni autentiche, testimonianza di amore vero per i fratelli, preghiamo. Ascoltaci, Signore.

 

CANTO DI COMUNIONE

Insieme a te, uniti a te,
la nostra vita si trasformerà
Insieme a noi, accanto a noi,
ti sentiremo ogni giorno Gesù.

Spezzando il pane hai detto ai tuoi:
questo è il mio corpo donato a voi;
prendendo il calice hai detto Gesù:
ecco il mio sangue versato per voi.

Insieme...

Se celebriamo la Pasqua con te
diventeremo discepoli tuoi,
tu hai donato la vita per noi,
perché  viviamo in eterno con te.

Insieme...

Tu hai mandato i discepoli tuoi
in tutto il mondo a parlare di te,
a rinnovare il tuo gesto d’amore:
fate questo in memoria di me.

Insieme...

E con la forza che viene da te:
cammineremo nel mondo, Signor.
Con questo pane che hai dato a noi,
riceveremo la vita di Dio.

Insieme...

 

RIFLESSIONE DOPO LA COMUNIONE
(Vescovo Vincenzo Savio, 24 marzo 2003)

“…Se dovessi abbozzare un testamento spirituale, la mia confessione di lode e di richiesta di perdono non finirebbe più e, soprattutto mi lascerebbe insoddisfatto. Ad ogni buon conto la cosa più importante è dire a tutti che io sono senza misura contento di Dio. Una meraviglia! Una sorpresa continua tale da poter dire a me, con convinzione, che in ogni istante la Sua misura era piena e pigiata.

Avrei potuto salutare la vita terrena in ogni istante sentendomi riempito di gratuità e di stupore. Tra le sorprese la fraternità, le collaborazioni e tutte le amicizie. Una gratuità impensabile. Come faccio ad elencare? Non mi sono risparmiato nel dire alle persone che volevo bene intensamente. Chi lo deve sapere lo sa, e resta vero oltre ogni momento umorale. In modo perenne.”

 

CANTO FINALE

Camminerò, camminerò,
sulla tua strada Signor,
dammi la mano, voglio restar
per sempre insieme a Te.

Quando ero solo, solo e stanco nel mondo,
quando non c’era l’amor, 
tante persone vidi intorno a me,
sentivo cantare così :

Camminerò...

Io non capivo, ma rimasi a sentire
quando il Signor mi parlò, 
Lui mi chiamava, chiamava anche me
e la mia risposta si alzò.

Camminerò…

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Le offerte raccolte durante la Messa sono state destinate a sostenere la Mensa dei Poveri di Chişinău (Moldavia), importante iniziativa della Caritas Moldava (www.caritas.md) a favore delle persone indigenti. 

 

 

ARTICOLO SULLA FESTA DELLA PARROCCHIA
(F.Daniela Patron - Pubblicato sull' Amico del Popolo)

La pastasciutta che si mangia tutti assieme, finita la celebrazione della Messa alla Festa estiva della Parrocchia in Valmorel, ha sempre un sapore particolare.

Oltre agli ottimi ingredienti, si percepisce infatti la dedizione del piccolo gruppo di cuochi dilettanti, impegnato fin dalle prime ore del mattino per allietare la festa nei migliore dei modi.

Poi, sui lunghi tavolati sotto i tendoni, dove ogni famiglia ha steso la propria tovaglia accanto a quella dei vicini, inizia l'inevitabile scambio di abbondanti porzioni di torte salate, di pizzette fatte in casa, di macedonie rinfrescanti. Anche le crostate di frutta vanno per la maggiore. E un bicchiere di vino offerto al tavolo accanto favorisce nuove amicizie. 

La sicura riuscita della Festa è dovuta alla collaborazione gioiosa e spontanea di tante persone che mettono a disposizione le proprie attitudini e il proprio impegno, trasformando la Parrocchia nel centro naturale della comunità, dove nessuno è escluso e tutti sono anzi attesi.

Così, oltre ai cuochi provetti e alle efficientissime ragazze che servono ai tavoli, c'è anche chi si occupa del trasporto alla Festa degli anziani e dei disabili, chi procura i fiori freschi per festeggiare durante la messa i particolari anniversari di matrimonio, chi organizza i giochi, chi prepara per tempo le letture della messa e le preghiere dei fedeli. Tutto sotto la direzione scrupolosa di Don Rinaldo.

Già di per sè questa testimonianza di impegno collettivo ben si adatta a quello che fu scelto a suo tempo dal Consiglio Parrocchiale come tema fondamentale della Festa: "l'importanza di testimoniare nella vita di ogni giorno la propria Cristianità".

E' infatti con il costante impegno alla coerenza tra le parole e le opere che acquistiamo credibilità nei confronti di chi, in varia misura, partecipa alla nostra vita: soprattutto i figli e i parenti, ma anche gli amici, i colleghi di lavoro. Perché le sole parole volano, ma gli esempi trascinano.

E proprio uno dei più trascinanti esempi di Cristianità, quello del nostro amato vescovo Savio, viene proposto durante la messa in Valmorel: benché già conscio dell'imminente morte, che l'avrebbe privato di ogni futura cosa, non smise mai di ringraziare con cuore sincero il Signore per quanto gli era stato fino ad allora donato.