Attività parrocchiali

Festa della Parrocchia 8 dicembre 2009

Festa Invernale della Parrocchia - Solennità dell’Immacolata Concezione - 8 dicembre 2009

 

CANTO D’INGRESSO

Era un giorno come tanti altri e quel giorno Lui passò.
Era un uomo come tutti gli altri e passando mi chiamò.
Come lo sapesse che il mio nome era proprio quello, 
come mai vedesse proprio me nella sua vita non lo so. 
Era un giorno come tanti altri e quel giorno mi chiamò. 

Tu Dio che conosci il nome mio
fa che ascoltando la tua voce, 

io ricordi dove porta la mia strada
nella vita all’incontro con te.

Era un’alba triste e senza vita, e qualcuno mi chiamò. 
Era un uomo come tanti altri, ma la voce quella no. 
Quante volte un uomo con il nome giusto m’ha chiamato, 
una volta sola l’ho sentito pronunciare con amore. 
Era un uomo come nessun altro e quel giorno mi chiamò. 

Tu Dio…

 

CHIAMATI AL SERVIZIO GLI UNI DEGLI ALTRI

Quest’anno ricorre il sessantesimo anniversario della fondazione della nostra parrocchia (25 luglio 1949). Nel ritrovarci per la festa invernale – tradizione ormai cara alla nostra comunità - facciamo nostro l’insegnamento di Gesù ripropostoci dalla Nota Pastorale del Vescovo: “Chi vuol diventare grande tra voi, sarà vostro servitore” (Mt 20, 26-27).

Come sappiamo, la Nota Pastorale è incentrata sul tema dell’Anno Sacerdotale indetto dal Santo Padre per la Chiesa universale. Questa frase ci ricorda in primo luogo la preziosa vocazione del Sacerdote: colui che lascia “casa e campi” per mettersi totalmente a disposizione della Chiesa, del prossimo, dell’umanità. Questa è però – pur in forme varie e diverse - la vocazione di ogni cristiano. Più volte Gesù ci dice che la vera grandezza è nel mettersi al servizio; nel vivere l’amore agli altri non solamente come disposizione interiore, bensì rimboccandosi le maniche, donando il proprio tempo, il proprio ascolto, la propria vicinanza, la propria competenza, il proprio aiuto. 

Da questo mettersi al servizio gli uni degli altri prende vita la comunità. Una comunità che accoglie; nella quale nessuno sia lasciato solo nei momenti di sofferenza fisica, psichica, spirituale; nella quale l’indigenza venga prevenuta dalla solidarietà; nella quale si condividano le sfide dell’educazione dei figli, del sostegno alle persone anziane, dell’impegno sociale; nella quale – come una famiglia – ci si aiuti anche nel costruire la liturgia, nel curare la chiesa e i suoi tesori d’arte, nell’organizzare momenti di festa. 

Apriamo dunque la nostra festa con un pensiero grato e riconoscente a tutti coloro che in questi sessant’anni hanno contribuito a costruire la nostra comunità. Innanzitutto i parroci don Vittorio, don Nilo, don Rinaldo; i 14 sacerdoti che la parrocchia ha avuto come cooperatori; i tanti altri sacerdoti che qui hanno celebrato e confessato; le religiose e i laici che si sono avvicendati come sacrestani; le tante persone che hanno collaborato a tenere questa chiesa splendida e accogliente; le catechiste e i catechisti, preziosi collaboratori delle famiglie nell’educazione religiosa dei figli; i tanti giovani che - controcorrente rispetto a tanti coetanei - dedicano il loro tempo ad animare gruppi giovanili; i volontari impegnati in azioni di solidarietà; e quanti altri tanti impegnati in vari servizi. Un pensiero riconoscente va anche a quanti, nati e cresciuti nella nostra comunità, hanno risposto alla chiamata di Dio e sono andati altrove nel mondo come sacerdoti, o religiosi, o laici consacrati in movimenti ecclesiali.

A Maria, colei che fece dell’intera sua vita un servizio, perché potesse risplendere tra le genti la parola di Gesù, affidiamo il nostro proposito di essere sempre più – come comunità cristiana -  al servizio gli uni degli altri. 

  

PREGHIERA DEI FEDELI

Per i sacerdoti, i diaconi, i religiosi e le religiose che dedicano la loro vita al servizio dei fratelli, perché possano sempre sentire il calore e l’affetto della nostra comunità parrocchiale, per la quale sono autentico dono, preghiamo. Ascoltaci Signore.

Per gli educatori, i catechisti, gli animatori dei gruppi giovanili, perché sappiano interpretare con amore il proprio ruolo e far scoprire ai ragazzi il progetto di vita che Dio ha su di loro, preghiamo. Ascoltaci Signore.

Per i bambini e i giovani, che da sempre ci donano entusiasmo e gioia, perché possano trovare nella comunità parrocchiale un punto di riferimento per la loro crescita spirituale e per la loro vita, preghiamo. Ascoltaci Signore.

Per le famiglie, nucleo fondamentale della comunità, sappiano testimoniare la loro vocazione cristiana nell’accoglienza, nella disponibilità e nelle scelte di vita, preghiamo. Ascoltaci Signore.

Per tutti coloro che in vario modo danno il loro contributo al servizio liturgico, alla preparazione delle celebrazioni, alla cura della chiesa, al sostegno delle opere parrocchiali e all’organizzazione dei festosi momenti di incontro in parrocchia, preghiamo. Ascoltaci Signore.

Per le persone impegnate nelle varie associazioni di volontariato che gravitano intorno alla parrocchia, perché nel loro adoperarsi per gli altri rendano tangibile il grande amore di Dio per gli uomini, preghiamo. Ascoltaci Signore.

Perché ciascuno di noi,  aprendo il cuore al messaggio del Vangelo, sappia mettere le proprie capacità a servizio dei fratelli e della comunità, preghiamo. Ascoltaci Signore.

 

PRESENTAZIONE DEI DONI

E’ il momento dell’offertorio: il pane e il vino che portiamo all’altare diventeranno Gesù, la sorgente e il fine di ogni vocazione, ma anche il Consigliere e la Guida,il sostegno per la sua realizzazione.

 

CANTO DI OFFERTORIO

Vogliamo vivere, Signore, offrendo a Te la nostra vita;
con questo pane e questo vino accetta quello che noi siamo.
Vogliamo vivere, Signore, abbandonati alla tua voce,
staccati dalle cose vane, fissati nella vita vera.

Vogliamo vivere come Maria,
l'irraggiungibile, la Madre amata, 
che vince il mondo con l'Amore
e offrire sempre la Tua vita che viene dal Cielo.

Accetta dalle nostre mani come un offerta a Te gradita,
i desideri di ogni cuore le ansie della nostra vita.
Vogliamo vivere, Signore, accesi dalle tue parole,
per ricordare ad ogni uomo la fiamma viva del tuo Amore.

Vogliamo vivere….

 

CANTO DI COMUNIONE

Scendere dove la terra è più torbida, dove luce non c’è.
Dove sei quando le tenebre scendono fuori e dentro di me?
Lacrime di libertà ormai per me non ci sono più: 
esistere sarà per me vita che non è.

Vivere non è una dote da stringere, da tenere per sé.
Perdere, la vita è un dono da perdere per amore di te.
Libertà è credere che dalla terra rifiorirà, 
rinascerà quel seme che nel buio più vita non ha.

Dove, fin dove ci raggiungerà il tuo amore?
Nessuno che guardi al tuo volto è lontano.

Ora nel cielo distendo i miei rami al sole:
Il chicco di grano che muore per noi sei Tu.
Verità, tu sei parola di verità: un appello per noi.
Senza Te, la vita è come una lampada che la fiamma non ha.

Tu sei qui vicino a noi, ma non sei cosa da prendere. 
Tu sei qui, pericolo, rischio che ci salverà.

Dove, fin dove…

 

RIFLESSIONE DOPO LA COMUNIONE
(Don Nilo Tiezza, parroco di S.Maria di Loreto dal 1950 al 1976, ne “Il Cristo e la Chiesa, vie delle salvezza”, 1985)

“Cristo può essere dimenticato da te, ma la tua distrazione non fa di lui un estraneo; tu porti impresso, nel profondo della tua natura, il suo volto; sei stato creato a sua immagine; il tuo cuore non sarà pienamente soddisfatto finchè non riposerai nel suo amore.”

“Signore Gesù, rendici aperti alla tua luce e sempre disponibili all’amore del Padre. Sappiamo di non poter venire a Te, se il Padre non ci attira con la sua grazia. Il tuo Santo Spirito spiani le alture del nostro orgoglio, colmi il vuoto della nostra miseria, raddrizzi le storture della nostra mentalità. Fa che nella tua Chiesa scopriamo la famiglia dei figli di Dio. Dove tutti si aiutano per dare speranza alla vita e rendere meno difficile il cammino verso la dimora che tu, con la tua morte e resurrezione, ci hai preparato.”

 

CANTO DI CONCLUSIONE

Sotto il manto delle stelle o il tocco dell’aurora
scendi, o brezza del mattino.
Il tuo cielo splenda in me, la tua gioia sia in me, 
l’amore sia la mia ricchezza.

E saranno le note che vuoi Tu,
Tu soffierai dentro di me 
una dolcissima armonia.
E tutto canterà!

Inonda l’anima col fuoco del tuo raggio divino,
Tu fa puro il mio cuore.
Il mio cammino guida Tu, infiamma ogni palpito
del Tuo gaudio celestiale.

E saranno…