Attività parrocchiali
Festa della Parrocchia 29 maggio 2011
Festa della Parrocchia e della Famiglia - Valpiana 29 maggio 2011
CANTO D’INGRESSO
Chiesa di Dio, popolo in festa, alleluia, alleluia!
Chiesa di Dio, popolo in festa, canta di gioia: il Signore è con te.
Dio ti ha scelto, Dio ti chiama, nel suo amore ti vuole con sé:
spargi nel mondo il suo vangelo, seme di pace e di bontà.
Chiesa di Dio…
Dio ti guida come un padre: tu ritrovi la vita con Lui.
Rendigli grazie, sii fedele, finché il suo Regno ti aprirà.
Chiesa di Dio…
EDUCARCI ALL'AMORE
E’ nostra tradizione iniziare la celebrazione soffermandoci su un particolare aspetto della vocazione del cristiano. Così negli anni scorsi abbiamo riflettuto sull’essere “accoglienza”; “famiglia”; “collaboratori della creazione”; “testimoni di speranza”; “costruttori di una cultura del ‘dare’”; “messaggeri di speranza”; “chiamati al servizio gli uni degli altri”; “appassionati dell’umanità”. Quest’anno abbiamo camminato nel segno della consegna lasciataci dal nostro Vescovo: lasciarsi educare.
Ognuno di questi aspetti non è infatti una fantasia romantica, bensì una faticosa conquista che richiede ascolto, generosità, intelligenza, scelte concrete nella quotidianità. Qual è infatti la radice dalla quale scaturiscono tutti gli aspetti della vocazione del cristiano ? Quando chiesero a Gesù qual era il comandamento più grande, dopo l’amore a Dio, egli rispose senza mezzi termini: “ama il prossimo tuo come te stesso”.
Ma come educarci a questa sfida così alta ? Una risposta ce la propone lo psicologo Ezio Aceti, noto e appassionato esperto delle problematiche educative del mondo d’oggi. Così egli scrive a conclusione del suo ultimo libro :
“Oggi siamo sommersi da una civiltà dell’immagine, dell’apparire, dello spettacolare televisivo, afferrati solo da ciò che ‘fa sensazione’ a fior di pelle, incatenati a ‘ciò che succede fuori’, alienati da noi stessi fino al punto di non trovare più interessante capire ‘ciò che succede dentro’ di noi. La spettacolarità televisiva, così invadente e così efficace, sta producendo una generazione che rischia di perdere la propria coscienza interiore per assumere quella dei vari personaggi dello spettacolo…
Occorre ritornare ad un’altra via: la via del Vangelo, una via che ci fa conoscere come al centro dell’Io ci sia un Tu… il nostro prossimo, un Tu concreto, vivo, immagine e specchio di un altro Tu che vuole da sempre un’amicizia personale, da persona a persona. Questa volontà di amicizia, sancita in eterno, è scolpita nell’essere che nasce e si sviluppa. L’educazione ha allora questo compito: far emergere ciò che già è iscritto e tracciato, il volto di questa amicizia eterna. Non dobbiamo inventare nulla: solo riverberare di luce, simbolo dell’amore infinito”.
PREGHIERA DEI FEDELI
La chiesa chiede ai suoi membri non solo la collaborazione, ma la corresponsabilità. Preghiamo per la nostra comunità, Chiesa locale, e guardiamo con umiltà alla grande ricchezza di carismi e potenzialità, perché non tenga nascosta la propria vocazione missionaria, capace di riconoscere Gesù, accoglierlo e annunciarlo nella vita di tutti i giorni, preghiamo. Ascoltaci o Signore.
Lo sviluppo è impossibile senza uomini retti, senza operatori economici e uomini politici che vivano fortemente nelle loro coscienze l’appello al bene comune. Perché sia l’amore per la verità a guidare le scelte di chi è chiamato a guidare la società nel mondo del lavoro e in quello politico, preghiamo. Ascoltaci o Signore.
La vera bellezza è l’amore di Dio che si è definitivamente a noi rivelato nel mistero pasquale. Perché nella liturgia sappiamo lasciarci rapire e affascinare da Cristo uscendo da noi stessi e permettere che la Verità ci attiri verso la nostra vera l’amore, preghiamo. Ascoltaci o Signore.
Anche Maria ebbe fede sperando contro ogni speranza. Maria si è abbandonata all’amore imperscrutabile di Dio pronunciando il Sì che ha cambiato la storia. Abbandoniamoci anche noi al suo materno abbraccio, affidiamo a Lei tutta la grande famiglia della nostra Parrocchia, con un pensiero anche a tutti coloro che dal Cielo godono nel vederci, giorno dopo giorno, continuare la loro opera. Preghiamo. Ascoltaci o Signore.
CANTO DI OFFERTORIO
(Giorgio Zanettin)
Sono da solo e triste un pomeriggio così,
suono la chitarra ma non so che cantar.
Ma piano piano una canzone nasce in me,
è una voce nel cuore che mi canta così:
Se ti senti triste, se sei nel dolore canta una lode a Dio.
Offrigli tutto ciò che ti turba, vedrai che ti trasformerà.
Su dammi la mano, sorridi alla vita,
dai canta insieme a me.
Non guardare a terra, ma guarda nel cielo,
il sole brilla anche per te.
CANTO DI COMUNIONE
Sei tu, Signore, il pane, tu cibo sei per noi.
Risorto a vita nuova, sei vivo in mezzo a noi.
Nell’ultima sua cena Gesù si dona ai suoi:
«Prendete pane e vino, la vita mia per voi».
«Mangiate questo pane: chi crede in me, vivrà.
Chi beve il vino nuovo, con me risorgerà».
È Cristo il pane vero, diviso qui fra noi:
formiamo un solo corpo e Dio sarà con noi.
Se porti la sua croce, il lui tu regnerai.
Se muori unito a Cristo, con lui rinascerai.
Verranno i cieli nuovi, la terra fiorirà.
Vivremo da fratelli: la Chiesa è carità.
RIFLESSIONE DOPO LA COMUNIONE
(Giovanni Paolo II, Preghiera per l’Italia, 15 marzo 1994)
O Dio, nostro Padre, ti lodiamo e ringraziamo. Tu che ami ogni uomo e guidi tutti i popoli accompagna i passi della nostra nazione spesso difficili ma colmi di speranza. Fa’ che vediamo i segni della tua presenza e sperimentiamo la forza del tuo amore che non viene mai meno.
Signore Gesù, Figlio di Dio e Salvatore del mondo, fatto uomo nel seno della vergine Maria, ti confessiamo la nostra fede. Il tuo Vangelo sia luce e vigore per le nostre scelte personali e sociali. La tua legge d’amore conduca la nostra comunità civile a giustizia e solidarietà, a riconciliazione e pace.
Spirito Santo, amore del Padre e del Figlio, con fiducia ti invochiamo. Tu che sei maestro interiore svelaci i pensieri e le vie di Dio. Donaci di guardare le vicende umane con occhi puri e penetranti, di conservare l’eredità di santità e civiltà propria del nostro popolo, di convertirci nella mente e nel cuore per rinnovare la nostra società.
Gloria a te, o Padre, che operi tutto in tutti. Gloria a te, o Figlio, che per amore ti sei fatto nostro servo. Gloria a te, o Spirito Santo, che semini i tuoi doni nei nostri cuori.Gloria a te, o Santa Trinità, che vivi e regni nei secoli dei secoli. Amen.
CANTO DI CONCLUSIONE
Nome dolcissimo, nome d’amore,
Tu sei rifugio al peccatore.
Fra i cori angelici e l’armonia:
Ave Maria! Ave Maria!
O dolce nome Maria, Maria,
speme e conforto dell’alma mia
La terra e il cielo a Te s’inchina:
Ave Maria! Ave Maria!