Attività parrocchiali

Festa della Parrocchia 25 maggio 2014

Festa della Parrocchia e della Famiglia - Valpiana 25 maggio 2014

 

CANTO DI INGRESSO

I cieli narrano la gloria di Dio, e il firmamento annunzia l’opera Sua.

Il giorno al giorno ne affida il messaggio, la notte alla notte ne trasmette notizia;
non è linguaggio, non sono parole  di cui non si oda il suono. 

  I cieli narrano…

Là pose una tenda per il sole che sorge, è come uno sposo dalla stanza nuziale;
esulta come un prode che corre con gioia la sua strada.        

I cieli narrano…

 

SEGNI DEL TUO AMORE

Salendo quassù abbiamo trovato tanti capitelli a fianco della strada, a partire dalla via Crucis di Madonna Parè, cara alla gente di Limana, fino al sacello di Santa Rita che ispirò Dino Buzzati nei “miracoli di Vamorel”. 

“I cieli narrano la gloria di Dio”: ovunque, nel Bellunese, troviamo segni a ricordo della presenza di Dio nella natura; della nostalgia di Dio insita nel cuore dell’uomo; della partecipazione di Dio alle vicende dell’uomo; o che ci invitano a rivolgere il nostro pensiero a Maria, colei che con Dio ha avuto la comunione più profonda; o che invocano la protezione dei Santi, quelle persone “riuscite” che abbiamo riconosciuto come nostri leader, modelli da seguire nella nostra chiamata ad essere seguaci di Cristo. Non v’è cima qui intorno che non rechi una croce, segno per eccellenza dell’amore di Dio per l’uomo: non solo le regine, come la Marmolada, la Civetta, le Pale di San Martino che l’occhio esperto intravede laggiù sullo sfondo, ma anche alture più modeste come il Peron, il Vedana, il Serva.

Croci, cappelle, capitelli, curati con passione dagli abitanti, magari a volte forse solo per tradizione, identità paesana o rispetto per l’opera dei nostri antenati, sentimenti comunque importanti e positivi; ma con alle spalle l’innato e sincero desiderio di ricordare il lieto annuncio del vangelo che è venuto a illuminare la terra, a portare consolazione e sostegno nelle nostre difficoltà, a far scoprire il gusto e la gioia della vita. Segni che risvegliano gli occhi della fede, talora assopiti dalla fretta quotidiana. 

Segni che ricordano ciò che il cristiano ha scelto di credere. Credere che Dio ci ama; che siamo suoi figli; che possiamo liberamente corrispondere al suo amore in ogni dimensione della nostra vita, nel lavoro, nell’impegno familiare, sociale, politico o culturale, nel nostro stare vicini ad altri nei momenti di dipendenza e difficoltà; che possiamo corrispondervi anche accettando con magnanimità il limite, la debolezza, la dipendenza quando si presentano – non certo benvenuti – alla nostra porta.

Sappiamo infatti che nell’economia di Dio non conta tanto il valore “produttivo” di quanto facciamo, ma il fatto di farlo con amore, di offrirlo per amore. Così ci ricorda il canto che faremo all’offertorio quando ci propone la bella metafora dei chicchi di grano – il nostro lavoro, le nostre fatiche, le nostre pene quotidiane – avvolti in spighe d’oro e offerti con riconoscenza a Dio: “Mille e mille grani nelle spighe d'oro mandano fragranza e danno gioia al cuore quando, macinati, fanno un pane solo: pane quotidiano, dono tuo, Signore.

 Quest’offerta continua della nostra vita quotidiana – conclude il canto – è la più bella preghiera che l’uomo possa fare: nientemeno quella in grado di fare tornare Gesù tra noi: “Ecco il pane e il vino, segni del tuo amore; ecco questa offerta, accoglila, Signore: tu di mille e mille cuori fai un cuore solo, un corpo solo in te, e il Figlio tuo verrà, vivrà ancora in mezzo a noi.

Con questi sentimenti diamo inizio alla celebrazione.

 

PREGHIERA DEI FEDELI

Per Papa Francesco, per il nostro Vescovo Giuseppe, per don Rinaldo e don Robert e per tutti coloro che svolgono un servizio all'interno della nostra comunità parrocchiale, perché ciascuno, nel proprio ordine e grado, sia sempre testimonianza viva e visibile di Cristo risorto. Preghiamo. Per la risurrezione del tuo Figlio, ascoltaci o Padre.

Perché la nostra parrocchia del Duomo-santa Maria di Loreto, con la protezione della Vergine, si senta ogni giorno più consapevole di essere popolo di Dio che cammina con i fratelli sulla via della salvezza. Preghiamo. Per la risurrezione del tuo Figlio, ascoltaci o Padre.

Per gli anziani soli e per le persone ammalate della nostra comunità perché, attraverso la preghiera e la vicinanza fraterna, scorgano in ognuno di noi un raggio della tenerezza del Padre. Preghiamo. Per la risurrezione del tuo Figlio, ascoltaci o Padre.

Per i bambini e i ragazzi che nel corso di quest’anno liturgico hanno ricevuto i sacramenti del battesimo, della riconciliazione, dell'eucarestia e della confermazione, affinché vedano nella nostra realtà parrocchiale un punto di riferimento per la loro crescita personale e spirituale. Preghiamo.  Per la risurrezione del tuo Figlio, ascoltaci o Padre.

Perché l'Unione Europea, della quale oggi siamo chiamati a rinnovare il Parlamento per il prossimo quinquennio, non diventi il pretesto per lo scontro di ideologie e nazionalismi, ma l'occasione per la costruzione di uno spazio che mette al centro la dignità della persona umana. Preghiamo. Per la risurrezione del tuo Figlio, ascoltaci o Padre.

 

CANTO DI OFFERTORIO

Mille e mille grani nelle spighe d'oro mandano fragranza e danno gioia al cuore
quando, macinati, fanno un pane solo: pane quotidiano, dono tuo, Signore.

Ecco il pane e il vino, segni del tuo amore. Ecco questa offerta, accoglila, Signore:
tu di mille e mille cuori fai un cuore solo, un corpo solo in te
e il Figlio tuo verrà, vivrà ancora in mezzo a noi.

Mille grappoli maturi sotto il sole, festa della terra, donano vigore,
quando da ogni perla stilla il vino nuovo: vino della gioia, dono tuo, Signore.

Ecco il pane e il vino…

 

CANTO DI COMUNIONE

Io lo so Signore che vengo da lontano, prima nel pensiero e poi nella tua mano;
io mi rendo conto che Tu sei la mia vita e non mi sembra vero di pregarti così.
Padre d'ogni uomo, e non ti ho visto mai, Spirito di vita, e nacqui da una donna.
Figlio mio, fratello,  e sono solo un uomo, eppure io capisco che Tu sei verità!

E imparerò a guardare tutto il mondo con gli occhi trasparenti di un bambino
e insegnerò a chiamarti Padre nostro ad ogni figlio che diventa uomo. (2v.)

Io lo so, Signore, che Tu mi sei vicino, luce alla mia mente, guida al mio cammino,
mano che sorregge, sguardo che perdona, non mi sembra vero che Tu esista così.
Dove nasce amore Tu sei la sorgente, dove c'è una croce Tu sei la speranza, 
dove il tempo ha fine Tu sei vita eterna; e so che posso sempre contare su di Te!

E accoglierò la vita come un dono, e avrò il coraggio di morire anch'io
e incontro a Te verrò col mio fratello che non si sente amato da nessuno. (2v.)

 

AIUTACI A FARTI CRESCERE
(Vescovo Giuseppe Andrich, Preghiera a conclusione della Nota Pastorale, Belluno, 22 agosto 2013) 

Gesù Maestro, aiutami a essere tuo discepolo, a farti crescere come vuoi Tu, a donare agli altri l’amore che viene da Te. Fammi capace di attendere senza stancarmi, di ascoltare e di accogliere con bontà  ogni segno della tua presenza. Possa essere tuo discepolo, capace di aiutare chi m’incontra.

Credo in Te: il Tuo Spirito mi dia forza, affinché viva l’appartenenza alla madre Chiesa e nessuno, a causa mia, resti confuso.

Fa’ di me un educatore umile e generoso che compia la sua missione senza vanagloria nella vita quotidiana.

Maria, Madre della Chiesa, sii per noi modello per custodire e meditare nel cuore le tue parole. I santi patroni intercedano per noi  e ci siano di esempio: Vittore e Corona nella testimonianza eroica della fede, Martino nell’amore alla sua Chiesa e ai poveri.

 

CANTO DI CONCLUSIONE 

Dall'aurora io cerco te, fino al tramonto ti chiamo 
ha sete solo di te l'anima mia come terra deserta.

Non mi fermerò un solo istante, sempre canterò la tua lode
perché sei il mio Dio, il mio riparo, mi proteggerai all'ombra delle tue ali.

Dall'aurora …

Non mi fermerò un solo istante, io racconterò le tue opere
perché sei il mio Dio, unico bene, nulla mai potrà la notte contro di me.

Dall'aurora ...